Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

La trattativa tra Stato e mafia comincia nel 1860, con Garibaldi in combutta con mafia e camorra

Posted by on Feb 20, 2022

La trattativa tra Stato e mafia comincia nel 1860, con Garibaldi in combutta con mafia e camorra

Senza l’appoggio dei picciotti della mafia, Garibaldi e i Mille, una volta sbarcati a Marsala, avrebbero trovato grandi difficoltà. Invece, grazie ai mafiosi, trovano la strada in ‘discesa’. Idem a Napoli, dove i camorristi giravano con la coccarda tricolore. La testimonianza del boss, Joseph Bonanno. Le tesi di Rocco Chinnici. La lunga stagione dei delitti ‘eccellenti’. Fino alle stragi di Capaci e via D’Amelio, dove perdono la vita, rispettivamente, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (e gli uomini e le donne delle rispettive scorte). Con quest’ultimo, ammazzato perché si opponeva alla trattativa tra mafia e Stato  

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Brigantaggio politico-elettorale a Napoli ed in Terra di Lavoro, tra l’Unità d’Italia e Giolitti

Posted by on Gen 17, 2022

Brigantaggio politico-elettorale a Napoli ed in Terra di Lavoro, tra l’Unità d’Italia e Giolitti

Il ridisegno dell’amministrazione statale attraverso i collegi elettorali tra Napoli e la provincia di Terra di Lavoro. La repressione militare della guerriglia borbonica. Le lotte politiche tra la destra e la sinistra liberale e la formazione di una classe politica censitaria ed affarista. La vicenda dell’onorevole Giuseppe Romano e la battaglia anticamorra dei socialisti napoletani. Una storia che ancora oggi non si è chiusa.

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CAMORRA E CAMORRA

Posted by on Ott 26, 2021

CAMORRA E CAMORRA

La camorra non è napoletana. La sua dote principale è la prepotenza. La sua anima è il malaffare che non disdegna di associarsi col mondo industriale ed economico.

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Paolo Mieli: “La trattativa Stato-mafia comincia con l’Unità d’Italia”

Posted by on Ott 18, 2021

Paolo Mieli: “La trattativa Stato-mafia comincia con l’Unità d’Italia”

Nel nuovo libro dello storico, nonché ex direttore del Corriere e della Stampa, due capitoli dedicati ai fatti risorgimentali e al Sud Italia. Un tentativo di ripulire la storia da mistificazioni e pregiudizi perché “ad ogni stagione, la politica cerca di tirare la storia dalla sua parte”. “Chi studia il passato e cerca una conferma a quello che pensava prima è una persona intellettualmente disonesta”

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