Alta Terra di Lavoro

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Gonzalo Fernández de Córdoba alias Il Gran Capitano torna al Ducato di Sessa

Posted by on Apr 29, 2022

Gonzalo Fernández de Córdoba alias Il Gran Capitano torna al Ducato di Sessa

Sessa dopo 500 anni accoglie di nuovo “Il Gran Capitano” che come condottiero possiamo affiancarlo a personaggi come Annibale, Giulio Cesare e Scipione l’Africano e che, dopo la battaglia del Garigliano che lo vide vittorioso su i francesi, cambio le sorti del mondo per i successivi 300 anni fino ad arrivare ai giorni nostri.

Grazie alla Proloco di Sessa Aurunca, di concerto con l’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro, verrà presentato, presso la Biblioteca Comunale “Gaius Lucilus” del Palazzo Ducale, “Gonsalvia le guerre in Italia del Gran Capitano” scritto da Giovanni Battistia Valentini detto il Cantalicio e curato per D’Amico Editore dal Prof. Gianandrea de Antonellis che cura anche  “Napoli imperiale ispanica” sempre D’Amico Editore.

Nell’autunno scorso abbiamo ospitato il Prof. de Antonellis, per la rubrica “incontro con l’autore”, che ha presentato il suddetto testo e poterlo fare in presenza a Sessa Aurunca, già Ducato, dove il Gran Capitano ,a seguito della sua epocale vittoria, divenne Duca di Sessa e Re di Napoli è per noi un onore e un privilegio. La Biblioteca Comunale “Gaius Lucilus” riapre le sue porte dopo anni per ospitare un convegno e, per ironia della sorte, l’ultima volta è accaduto nel gennaio del 2018 quando si tenne un incontro sul 1799 sempre organizzato dalla Proloco di Sessa Aurunca e l’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro

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Piedimonte ed Alife sotto assedio. 1799, le violenze dei francesi sui borghi del Matese

Posted by on Feb 18, 2022

Piedimonte ed Alife sotto assedio. 1799, le violenze dei francesi sui borghi del Matese

Nel febbraio 1798 i soldati francesi invasero Roma, imprigionando papa Pio VI e costituendo, senza indugio, una repubblica. A novembre il re di Napoli Ferdinando IV, volendo ristabilire il governo temporale pontificio, entrò in Roma ma, nel dicembre, una controffensiva francese costrinse i napoletani alla ritirata, trasformatasi subito in una disastrosa rotta. Senza por tempo in mezzo, il generale francese Jean Ètienne Championnet entrò con la forza delle armi nel Regno di Napoli.

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