Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

STORIA DI FERDINANDO II RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE DAL 1830 AL 1850 LIBRO TERZO (II)

Posted by on Lug 15, 2024

STORIA DI FERDINANDO II RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE DAL 1830 AL 1850 LIBRO TERZO (II)

CAPITOLO II.

INSURREZIONE DI CALABRIA. Sommario

I perturbatori di Montoliveto vanno a trapiantare ingrati semi nelle Calabrie. Cosa facessero i liberali Calabresi dopo conoscimi i cast di Maggio. La rivolta progredisce per lo arrivo di taluni Deputati svignati da Napoli. Giungono in Cosenza Ricciardi e Mileti; l’agitazione al colmo. Istituzione di un Comitato diviso In quattro Dicasteri. Apparecchio di molti armati.

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CROCCO. Biografia di un brigante (III)

Posted by on Lug 13, 2024

CROCCO. Biografia di un brigante (III)

BRIGANTE POLITICO

Le vittorie di Garibaldi ebbero per effetto di far insorgere i cosiddetti liberali della Basilicata; i comitati segreti che facevano capo a Corleto avevano da tempo preparato le popolazioni a insorgere contro il mal governo borbonico, per cui in tutti i paesi era un tacito affaccendarsi a prontar armi, a fabbricar cartucce per essere pronti a menar le mani nel momento designato.

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STORIA DI FERDINANDO II RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE DAL 1830 AL 1850 LIBRO TERZO

Posted by on Lug 13, 2024

STORIA DI FERDINANDO II RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE DAL 1830 AL 1850 LIBRO TERZO

LIBRO III LA RESTAURAZIONE TERZO PERIODO DAL 15 MAGGIO 1848 A TUTTO MAGGIO 1850.

CAPITOLO PRIMO.

PRINCIPI DELLA RISTAURAZIONE. Sommario

Il Real Governo intende con fermo proposito a perseguitare la rivolta, e ristaurare il regno. Pensieri varii intorno alla catastrofe di Maggio. Disposizioni governative intese a ricondurre l’ordine nella disordinata Città. Nota del Principe di Cariati al Conte di Rignon pel richiamo delle milizie terrestri e navali spedite per la guerra di Lombardia. Gesta memorabili del Decimo Reggimento di Linea. Breve descrizione dei luoghi in cui avvennero. Congiunzione dei Napolitani con gli altri Italiani. Il ponte di Goito. Fatto d’armi di S. Silvestro. Bello ardimento dei Napolitani in Marmirolo. Gli Alemanni scacciati dalla Grazie. Gl’Italiani assaliti in Montanara, mandano a vuoto i disegni con estremo valore. Il Feld-Maresciallo Radetzky con un gagliardo corpo di armata si avventa furiosamente contro Montanara; combattimenti che vi succedono. I Napolitani, guidati dal prode Giovannetti, sfondano la linea nemica in mezzo ad una impetuosa guerra. I Tedeschi padroni del campo. Battaglia di Goito vinta dagl’Italiani. Giungono in Bologna gli ordini del rimpatrio dei Napolitani; e divulgati appena vi nasce un rumore incredibile. Cosa facesse il General Pepe. Il Brigadiere Klein mantiene gli animi nella fede del Re. L’esercito si ritira nel Regno. La Flotta rientra nei nostri porti lasciando l’adriatico, dopo tolto il blocco a Venezia, e bloccata Trieste.

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Conquista o liberazione del Sud? La guerra civile per il Mezzogiorno come problema storiografico

Posted by on Lug 9, 2024

Conquista o liberazione del Sud? La guerra civile per il Mezzogiorno come problema storiografico

In coincidenza con il centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia si è assistito a un fiorire di studi sulla conquista e/o liberazione del Sud che trova oggi il traguardo e il punto di svolta nei confronti della precedente storiografia nel volume di Carmine Pinto, “La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti 1860-1870” (Laterza Editore), Si tratta di un’opera di largo prospettiva, solida, informatissima, frutto di un lungo e faticoso lavoro di scavo archivistico, messo al servizio di una tesi forte, convincente, in grado di ridurre al silenzio tanto la vulgata neoborbonica quanto quella neosabauda che, formatesi immediatamente dopo la fatidica data del 17 marzo 1861, ancora oggi costituiscono la communis opinio su questo drammatico tornante della storia del nostro Paese.

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Riflessioni di Domenico Crocetti 

Posted by on Lug 4, 2024

Riflessioni di Domenico Crocetti 

Gli episodi di abbandono di persone non autosufficienti, la mancanza di soccorso a lavoratori  stranieri mortalmente infortunati, lo sfruttamento del lavoro minorile, il trattamento disumano e degradante spesso riservato ai detenuti, il mancato riconoscimento dei diritti delle minoranze et similia, mi fanno venire in mente il “potente” romanzo “Voyage au bout de la nuit” (“Viaggio al termine della notte”) (1932) di Louis-Ferdinand Céline che Charles Bukovski considerava “il più grande scrittore del mondo”. Il celebre scrittore cattolico Georges Bernanos disse di lui: “Céline è stato creato da Dio per dare scandalo”. Scrive il  romanziere Riccardo Alberto Quattrini: “Come il titolo stesso suggerisce ‘Viaggio al termine della notte’ e’ un cupo, nichilistico romanzo in cui si mescolano misantropia e cinismo. Un capolavoro, che porta uno dei titoli più belli della storia della letteratura. Louis-Ferdinand Céline esprime un pessimismo pressoché inconsolabile sulla natura umana, sulle istituzioni umane, sulla società e sulla vita in generale. ‘Céline ha lanciato una bomba contro l’edificio dell’umanità’, dissero di lui”. Ritengo, quindi, che sia un romanzo assolutamente da leggere, prima di abbandonare questa “valle di lacrime” o come meglio si preferisce chiamare sto mondo

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