Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Definire il post-italiano – Tentativi di superamento dell’orizzonte nazionale italiano nel Mezzogiorno

Posted by on Set 22, 2021

Definire il post-italiano – Tentativi di superamento dell’orizzonte nazionale italiano nel Mezzogiorno

In obiezione alla definizione di «tesi ‘anti-italiana’» proposta da Ernesto Galli Della Loggia, in questo lavoro propongo la categoria di «post-italiano» per descrivere la necessità meridionale di ripensare l’orizzonte nazionale italiano alla luce del divario Nord-Sud che caratterizza il paese. Mi concentrerò su episodi di insubordinazione al monologismo della nazione italiana nel tentativo di far luce sul congiunto di discorsi, manifestazioni e aspirazioni che caratterizza il post-italiano, che verrà qui indicato come avanguardia nel panorama politico-culturale nazionale, nonché proposta autenticamente creativa di liberazione dal, o riconfigurazione del, «colosso» nazionale italiano.

Parole chiave: Mezzogiorno, post-italiano, de-colonialità, indipendenza, autonomia.

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A chi Mazzini? A noi. Ma non era un progressista di sinistra?

Posted by on Nov 11, 2020

A chi Mazzini? A noi. Ma non era un progressista di sinistra?

Mai, come durante il Fascismo, nell’Italia post-unitaria,  venne celebrata la figura di Giuseppe Mazzini. Caduto il regime mussoliniano, il ricordo del patriota tornò a far bella mostra di sé, fra le pagine ingiallite dei manuali scolastici; evidentemente, il  patriottismo, non solo era estraneo alla neo-nata repubblica italiana, ma si prestava anche a pericolose collusioni con quella che era stata la cultura politica del ventennio.

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Risorgimento e Fascismo, il filo rosso della liberazione nazionale

Posted by on Ott 31, 2020

Risorgimento e Fascismo, il filo rosso della liberazione nazionale

Il 24 ottobre del 1922 Benito Mussolini, in Piazza del Plebiscito a Napoli, di fronte a decine di migliaia di fascisti pronti alla Marcia su Roma, porta con sé l’ultimo garibaldino in vita. Un gesto dall’alto valore simbolico che mette magnificamente in luce, al di là di ogni ulteriore considerazione, quel filo rosso che lega il Fascismo al Risorgimento.

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ROMA DA CAPUT MUNDI A CAPITALE……… D’ITALIA

Posted by on Ott 7, 2020

ROMA DA CAPUT MUNDI A CAPITALE……… D’ITALIA

Il 20 settembre 1870 grazie alla sconfitta Francese a Sedan per mano Prussiana e al volta faccia Piemontese, si tratta d’Italia ma l’impronta savoiarda aveva già dato l’indirizzo al modus operandi alla nazione italiana, i bersaglieri , gran bella gente che abbiamo conosciuto quando hanno operato nella repressione del brigantaggio nel ex Regno Napolitano, entrano a Roma attraverso Porta Pia ponendo fine al potere temporale papalino dopo 1500 anni per far diventare Roma Capitale d’Italia, la grande impresa dei cappelli piumati la storia la etichetterà “La Breccia di Porta Pia”.

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La Massoneria che preparò la breccia di Porta Pia

Posted by on Set 27, 2020

La Massoneria che preparò la breccia di Porta Pia

Quando Napoleone il Grande fu sconfitto nel 1814 e poi, definitivamente, nel 1815, il suo impero crollò con lui e si procedette alla Restaurazione. Già, ma nell’ormai ex Regno d’Italia le logge contavano «non meno di 20mila affiliati, in larga misura coincidenti con la classe dirigente». I quali, lasciate calmare le acque, cominciarono a gettare le fondamenta per quello che fu chiamato Risorgimento. Che nel 1870 completò, e per sempre, l’opera.

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