Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

L’ULTIMO DELIRIO DELLA SCIENZA SOTTOMESSA AL POTERE

Posted by on Mag 2, 2019

L’ULTIMO DELIRIO DELLA SCIENZA SOTTOMESSA AL POTERE

Essere incinta è una malattia, dicono gli scienziatoni americani… invece il bambino non è un parassita, ma uno sguardo della madre verso l’eternità

La nostra è un’epoca col mito della scienza. Chiunque voglia affermare qualche peregrina scemenza, deve ammantarla di una parvenza di scienza.
E così la notizia più delirante arriva da una qualche università statunitense, nel corso “biologia della malattia”: il feto è equiparato a un parassita. La boutade non è nuova, in effetti tutto il femminismo tende a vedere il feto come un parassita, che diventa “forse” accettabile, solo se molto desiderato dalla madre, cioè per la volontà della proprietaria dell’utero, ma non per caratteristiche proprie. Se non è “desiderato”, il feto è un parassita, al punto tale che le pratiche mediche e chirurgiche per sbarazzarsene sono gratuite, esattamente come gratuite sono le cure per eliminare le cisti da echinococco o il cancro.
La visione del feto come parassita è stata sostenuta da tutta la sottocultura femminista e post moderna. Come spiega Giovanni Formicola, il ’68 ha avuto un troncone politico, militarizzato, fatto di bombe, morti e gambizzati, e un troncone del desiderio di cui fa parte la promiscuità erotica, il coito continuo e irresponsabile, di cui fa ovviamente parte anche l’aborto. Se non è incluso nel desiderio, il feto è un parassita, e deve essere sradicato dal corpo delle madre a spese del sistema sanitario nazionale.
Ora, una qualche università statunitense tenta di dare validità scientifica alla teoria. Ce l’hanno una facoltà di Medicina, una cattedra di Embriologia? Forse no, perché chiunque abbia appena preso in mano un testo di fisiologia conosce il rapporto straordinario tra il corpo della madre e il feto.

IL BAMBINO, SGUARDO DELLA MADRE VERSO L’ETERNITÀ
 “Nessuno si spiega – scrive la fisiologa L. Barocchi in un bel testo che si intitola “La vita umana, prima meraviglia” (ed. Centro Documentazione e Solidarietà, Roma) – come sia possibile che una cellula microscopica si riproduca in miliardi di cellule identiche a lei, con il suo stesso nucleo genetico, e dia origine a tessuti tanto differenziati, quasi opposti, come i muscoli e il cervello, il sangue liquido e le ossa solide, gli arti e gli occhi… Né si spiega come queste cellule lavorino concordemente, ognuna a vantaggio dell’altra, per la perfetta realizzazione del piano comune che è stampato nel loro intimo”. Non appena avviene la fecondazione, ogni singola particella del corpo materno è come avvisata che c’è un figlio e che deve essere protetto: “E subito i globuli bianchi, impegnati nella difesa immunitaria – spiega Barocchi -, arrestano davanti a lui la loro attività: sebbene addestrati a individuare e rigettare ogni sostanza estranea (cioè con un patrimonio genetico diverso) essi salvano il piccino anche se estraneo. È un figlio, non c’è cellula nella madre che non lo voglia”.
Anche la mente inconscia della madre vuole quel bambino, sa che è la sua proiezione nell’eternità, la sua proiezione oltre la morte. E se la sua mente cosciente, ubriaca di propaganda e di idiozie decide di terminare la gravidanza, quel bambino non nato resterà come una ferita aperta.
Un feto equiparato a un parassita, l’aborto volontario equiparato all’asportazione di un parassita.

LA PSEUDOSCIENZA DEGLI PSICHIATRI ASSERVITI AL POTERE
Abbiamo già visto all’opera questa pseudoscienza. Con Lombroso e la sua infantile teoria che i buoni sono belli e i cattivi sono brutti. La ammantò coll’ampolloso nome di fisiognomica e, incredibilmente, la cosa funzionò. La fisiognomica è contraria al concetto cristiano di libero arbitrio, quindi chi negava la fisionomica era accusato di essere una baciapile nemico delle scienze. Che la fisionomica fosse un ammasso di idiozie, indimostrata e indimostrabile, era secondario. Era la scienza. Anzi, la Scienza. Lombroso invece era ateo, situazione che è invece considerata una garanzia di oggettività e rigore, quindi tra una seduta spiritica e l’altra Lombroso indottrinò l’Europa su quanto i brutti fossero disprezzabili. Lombroso credeva allo spiritismo. Chi non crede in Dio rischia di credere in qualsiasi cosa. L’Europa si è fatta insegnare la scienza da un tizio convinto di aver parlato ai fantasmi.
La fisionomica ha fatto morti e feriti. Nazismo e comunismo si sono ammantati di razionalità scientifica, in nome della scienza il dottor Mengele e i suoi omologhi giapponesi dell’Unità 731 si sono scatenati. Risparmio il nome dei medici che avevano dichiarato che il fumo di sigaretta, e in particolare delle Camel, era benefico per la salute di tutto il corpo, ma soprattutto dei bronchi. Sempre in nome della scienza la talidomide, un farmaco contro l’insonnia, è stato dichiarato sicuro in gravidanza e questo ci ha dato la più spaventosa epidemia di malformazioni e focomelie prima dell’esplosione del reattore di Chernobil, reattore che la scienza aveva dichiarato sicuro e in grado di superare il test che ha causato il disastro. D’accordo, chi lo aveva sostenuto era uno scienziato sovietico, e la scienza sovietica è sempre stata malleabile a seconda delle direttive, a cominciare dalle scienze economiche e dalla statistica, ma quelli della talidomide erano tedeschi, e la scienza tedesca , almeno nell’immaginario collettivo, dovrebbe avere la malleabilità del cemento armato, e invece rispondeva alle banali leggi del mercato.
Gli psichiatri sovietici affermarono che chiunque non amasse il Partito doveva avere un qualche tipo di squilibrio mentale, curabile con pochi anni di manicomio dove l’alternanza di elettroshock e ipoglicemia da insulina lo avrebbero portato alla norma. Questa teoria fu onorata non solo all’interno del patto di Varsavia, scientificamente protetta dalla polizia politica, ma anche dalla psichiatria occidentale, scientificamente protetta dalla piaggeria che una parte del mondo “scientifico” degli ultimi decenni ha sempre nutrito per la falce e il martello.

LA PRESUNTA INFALLIBILITÀ DEGLI PSICHIATRI AMERICANI
Negli USA siamo passati dal dogma dell’infallibilità del Papa, al dogma dell’infallibilità dell’APA, Associazione Psichiatri Americani, che regna sul mondo con affermazioni ottenute per votazione, un metodo altamente scientifico [è una battuta perché di scientifico non ha nulla: la scienza procede per esperimenti verificabili e ripetibili non per votazioni, N.d.BB]. Scientificamente Greta con annesse treccine ci sta invitando ad azzerare le emissioni di CO2, quindi noi impareremo a non respirare e le piante impareranno a fare a meno della fotosintesi e la scienza sarà contenta.
Arriviamo così alla scientifica medicalizzazione del parto, la regola della puerpera e neonato separati dalla vetrata della nursery, messi insieme solo per quindici minuti ogni quattro o sei ore, sono le regole perfette per far fallire l’allattamento materno, che ha bisogno di tempo, di calma, di periodi di suzione molto più lunghi. La scienza spia la gravidanza attraverso l’ecografia: molti bimbi sono stati salvati, ma un esercito è stato abortito per malformazioni vere o presunte o perché erano del sesso sbagliato. Tra l’altro, visto che ora pare che il sesso lo decidano i bambini da grandi, non potremmo vietare l’aborto selettivo come fulgido esempio di trasfobia? L’odio contro la maternità aumenta di mese in mese. Ammantate da una parvenza di linguaggio scientifico arrivano notizie deliranti: avere un figlio invecchia, impedisce la fisiologia eccetera.
La nostra non è un’epoca col mito della scienza. La nostra è semplicemente cultura di morte.
Prendiamo in pugno le spade per difendere l’ovvio: due più due fa quattro, l’erba è verde, i bambini devono nascere non essere uccisi nel ventre delle loro madri. Ucciderli è una scelta, pro choice, appunto, non una necessità come levare una cisti da echinococco o un tumore. Una scelta che può essere rimpianta e quando il rimpianto arriva, è quanto di più straziante ci possa essere. Nessun Stato deve finanziare la soppressione dei suoi futuri cittadini. Nessun cittadino deve essere costretto a finanziare la scelta di uccidere il proprio bimbo nel proprio ventre. Quindi “not with my money. Non col mio denaro”. La 194 è una qualsiasi legge di un qualsiasi Stato, si può cambiare.
La riconquista della cultura della vita comincia da qui.

Silvana De Mari

fonte http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5639

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Scienza con Blangiardo: la vita inizia dal concepimento

Posted by on Gen 8, 2019

Scienza con Blangiardo: la vita inizia dal concepimento

Uno dei punti di contestazione al professore Giancarlo Blangiardo, la cui nomina a presidente dell’Istat verrà domani messa ai voti in Parlamento, riguarda un vecchio articolo in cui calcolava l’aspettativa di vita iniziando dal concepimento. Ma è la scienza a dirlo, è accecato dall’ideologia chi lo nega.

L’essere umano è un mammifero speciale: a differenza degli altri mammiferi inizia il suo ciclo vitale solo con il parto, non prima. Sulla base di questa posizione alcuni ricercatori – la pars loquacior dell’ISTAT – ha iniziato a contestare la possibile nomina del professor Giancarlo Blangiardo a presidente dell’ISTAT. Questa contestazione suffragata dall’opinione iniziale si è trasferita in ambito parlamentare, perché spetterà alle Commissioni affari costituzionali di Camera e Senato votare a maggioranza dei due terzi il nuovo presidente domani 13 dicembre. Così alcuni parlamentari hanno iniziato a ripetere che l’essere umano inizia il suo ciclo vitale con il parto e che sarebbe scandaloso avere come presidente dell’ISTAT uno che, quando vuole rilevare l’aspettativa di vita dell’essere umano, non parte dal parto, ma parte dal concepimento. Il riferimento è a un articolo del 2013, ma che Blangiardo nell’audizione in Parlamento ha specificato trattarsi di un esercizio. In ogni caso accusano Blangiardo di fare ideologia con i numeri e di opporsi alle leggi della Repubblica, cioè alla legge 194/1978 che disciplina l’interruzione volontaria di gravidanza, cioè l’aborto volontario. 

Ma veniamo al merito dell’opinione iniziale. È fondata? Quali sono le evidenze che la biologia e la medicina oggi ci possono fornire?
Il prof. Edgar, del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Dundee nel Regno Unito, ha messo in luce l’interazione esistente tra l’embrione e la madre (Oestrogen and human implantation, in «Human Reproduction» 1995, 10, 2-4): l’embrione precoce, ancor prima di annidarsi nella cavità uterina, invia molteplici messaggi all’organismo materno, come il fattore attivante le piastrine, il fattore precoce di gravidanza (EPF), l’estradiolo e la gonadotropina corionica (hCG). Già 4 ore dopo il concepimento nel sangue materno può essere rintracciato l’EPF: questo funge da immunosoppressore, impedisce cioè che l’embrione appena concepito sia riconosciuto per quello che è, cioè avente un genoma diverso da quello della madre, e quindi sia espulso. Inoltre l’EPF stimola la moltiplicazione delle cellule di cui si compone l’embrione.

D’altro canto il prof. Hill, del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Harvard Medical School di Boston (Maternal-embryonic cross-talk, in «Annals of New York Academy of Sciences» 2001, 943, 17-25), ha messo in luce che alcuni tessuti materni, sotto gli effetti dei segnali emessi dall’embrione, iniziano a secernere delle proteine nel microambiente delle tube e dell’utero, facilitando così la crescita dell’embrione e il suo annidamento.

L’essere umano di età embrionale è, quindi, la causa attiva del proprio sviluppo e della propria crescita. Si noti che queste evidenze sono note rispettivamente dal 1995 e dal 2001. Per amore di brevità ci limitiamo a queste, ma si potrebbero moltiplicare tendendo conto delle scoperte sul traffico cellulare embrionale materno, di cui dò conto nel mio testo: “L’embrione umano: qualcosa o qualcuno?”.

Inoltre, ricordiamoci che possiamo parlare di crescita e sviluppo, e quindi anche di parto, solo se il soggetto della crescita e del parto è sempre lo stesso. Il parto, perciò, segna solo l’inizio della vita extrauterina, ma il ciclo vitale di ognuno di noi inizia con quel processo detto concepimento o fecondazione. E ciò vale per l’essere umano, come per i mammiferi.

Stupisce che siano dei ricercatori e cultori di scienze empiriche a ignorare le evidenze ricordate, oramai note come “dialogo materno-embrionale”, evidenze che non sono né di destra né di sinistra, né cattoliche o atee. Sono la semplice realtà di ogni essere umano che si affaccia alla vita intrauterina. Accusano Blangiardo di fare ideologia, ma sono proprio gli accusatori a censurare le evidenze sperimentali e a impedire che l’intelligenza ne tragga tutte le conseguenze.

Le evidenze del dialogo materno-embrionale richiedono da parte nostra solo l’obbedienza della nostra intelligenza: la nostra intelligenza, quando obbedisce alla realtà di un fatto, si immunizza contro qualsiasi forma di ideologia e così inizia a stupirsi, ricercare e progredisce nel conoscere.

fonte http://lanuovabq.it/it/scienza-con-blangiardo-la-vita-inizia-dal-concepimento

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Anche un pasticcere ha diritto all’obiezione di coscienza

Posted by on Mar 24, 2018

Anche un pasticcere ha diritto all’obiezione di coscienza

La Costituzione federale degli Stati Uniti d’America dà ragione a Cathy Miller, e un bravo giudice ci

mette la firma e la faccia. Cathy fa la pasticcera; anzi è una designerdi creme e pastafrolle, una vera

artista creativa, nota e ricercata per il proprio talento. A Bakersfield, in California, è titolare della

Tastries Bakery. Soprattutto è però una cristiana praticante. Quando, a metà agosto, si è rifiutata di

preparare una torta di nozze per due lesbiche “coniugate”, perché il suo credo non le consente di

mettere la propria arte al servizio di una pratica che giudica immorale, ne è nato il solito putiferio.

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