Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Ruggero II e Montecassino (1136-1138)

Posted by on Giu 24, 2022

Ruggero II e Montecassino (1136-1138)

Nel corso di una decina di anni compresi tra il 1121 e il 1130 Ruggero d’Altavilla, conte  di Sicilia, era riuscito a riunire tutto il territorio dell’Italia meridionale. Approfittando di uno scisma nella Chiesa cattolica1  in cui all’elezione di un papa, Innocenzo II, si era contrapposta quella di un antipapa, Anacleto II, si unì a quest’ultimo che lo riconobbe re di Sicilia, Puglia e Calabria con il nome di Ruggero II2 .

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I Confini di San Germano (odierna Cassino)

Posted by on Giu 23, 2022

I Confini di San Germano (odierna Cassino)

Genericamente gli aspetti relativi ai confini territoriali sono poco considerati, come se fossero stati sempre lì presenti immutati e immutabili, senza considerare che sono stati fissati da qualcuno in qualche epoca. Poi si sono andati storicizzando ma hanno potuto dare, come avvenuto sovente, a lunghissime questioni e diatribe tra enti, università e comuni, limitrofi che si sono accapigliati anche per secoli per il riconoscimento del possesso di un fazzoletto più o meno ampio di territorio.

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Antonio Labriola di Cassino

Posted by on Giu 5, 2022

Antonio Labriola di Cassino

“E come gli uomini, non per elezione ma perché non potrebbero altrimenti, soddisfano prima certi bisogni elementari, e poi da questi ne sviluppano degli altri, raffinandosi; e, a soddisfare i bisogni quali che siano, trovano ed usano certi mezzi ed istrumenti, e si consociano in certi determinati modi, il materialismo della interpretazione storica non è se non il tentativo di rifare nella mente, con metodo, la genesi e la complicazione del vivere umano sviluppatosi attraverso i secoli”.

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I travagliati piani di ricostruzione per una nuova Cassino

Posted by on Mag 2, 2022

I travagliati piani di ricostruzione per una nuova Cassino

Cassino 20 maggio 1944: tacciono le armi, inizia una nuova era per la città che è stata fatta martire.
Tra i cumuli di macerie, maleodoranti per i cadaveri in putrefazione, e le acque stagnanti e malariche, i primi reduci iniziano a mettere su qualche palo a sostegno di lamiere: è il primo segnale della rinascita che fu adottata dallo Stato italiano a simbolo della rinascita nazionale.

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