Posted by altaterradilavoro on Set 23, 2017
Ipotizziamo un clamoroso fatto di sangue avvenuto in un passato non molto lontano in cui una qualunque persona, nei panni di aggressore, avesse soppresso fisicamente un’altra, impossessandosi dei suoi beni e riducendo sul lastrico gli eredi ai quali non fosse mai stato detto che il luogo in cui è stato loro concesso di vivere, in condizioni di inferiorità e di sudditanza, apparteneva ad un loro ascendente.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 5, 2017
Ci siamo lasciati con un delitto di cui indicare il colpevole, e il suo nome ce lo forniscono le fatiche di un’appassionata e seria ricercatrice. Il lavoro in questione (1) è un’amara, sofferta ma impietosa analisi del modo affatto idealistico e disinteressato con cui i personaggi, che tuttora ci si ostina a presentare come modelli ideali, si comportarono durante la propria esistenza e intesero unificare la nazione, proprio come se si trattasse di un puzzle, di uno dei tanti giochi di società, di cui era sufficiente riuscire a mettere ogni tessera al posto giusto per comporre la figura. Da questa analisi emergono purtroppo notizie molto differenti da quelle propinate dalla vulgata di regime. Ed una di queste riguarda proprio Vittorio Emanuele II.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 19, 2017
La verita sugli uomini e sulle cose del Regno d’Italia / rivelazioni di J.A. agente segreto del conte Cavour; a cura di Elena Bianchini Braglia; presentazione di Walther Boni. Sulla copertina l’autore risulta essere Filippo Curletti; mentre per A. Savelli in Archivio storico italiano,1911,p. 222, l’opera è frutto della collaborazione di Curletti e Griscelli.
Questo testo (pubblicato dopo il 1860, è molto illuminante. Dovrebbe essere letto e meditato dai tanti “storici” che pullulano nelle nostre patrie università,dai rappresentanti delle Istituzioni che parlano a vanvera,e anche dai nostri politici da strapazzo, uomini culturalmente molto a digiuno.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 12, 2017
Questo libro li informerà sulle “imboscate,sparatorie,torture,rapine,omicidi efferati…Non è il selvaggio West ma il selvaggio Piemonte preunitario(quello che doveva mangiarsi l’Italia foglia a foglia e metttersi alla testa del movimento di unificazione,n.d.a.),dove scorrazzano delinquenti isolati e bande di fuorilegge che non hanno nulla da invidiare,se non la fortuna storiografica,a quelli in azione nel Meridione.Dal crepuscolo del regno di Sardegna all’arrivo delle baionette francesi,fino alla Restaurazione e agli albori dell’unità d’Italia,è un susseguirsi di briganti pronti a lavorare di coltello per mettere le mani sul bottino di vittime occasionali”.Ovviamente costoro non destarono l’interesse dello pseudoscienziato torinese Cesare Lombroso,perchè lui,per elaborare la propria teoria pseudoscientifica dell’uomo delinquente,studiava soltanto le dimensione dei crani dei briganti meridionali,attenendosi alla fisiognomica,disciplina pseudoscientifica di antichissime ogirini.Il lettore avrà notata l’abbondanza di pseudo in queste righe,ma ricordi che sono inquadrati nel più ampio contesto del colossale pseudo dell’unificazione della penisola,come del resto lascia capire il titolo di questa Sezione.
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Posted by altaterradilavoro on Gen 1, 2017
Non è sempre come la raccontano i testi scolastici di storia. Non lo è quando la storia parla il linguaggio dell’Unità e dell’Unificazione. Non quando tratta i fatti del 1860.
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