Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

BENEDETTO CROCE, UNA VISIONE DELL’ULTIMA NAPOLI BORBONICA

Posted by on Dic 8, 2020

BENEDETTO CROCE, UNA VISIONE DELL’ULTIMA NAPOLI BORBONICA

Gli Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti, opera diretta da Francesco de Bourcard (1), sona un magnifico libro, che mi meraviglio di non veder lodato e celebrato e ricercato come si dovrebbe, e che forse adesso comincerà a svegliare intorno a se questi meritati sentimenti, adesso che, come tanti altri libri, — dopo la rarefazione bibliopolica prodotta dalla guerra, — è diventato prezioso e quasi introvabile.

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CENNO NECROLOGIGO DEL PROF. PIETRO RAMAGLIA MEDICO DI FERDINANDO II

Posted by on Nov 17, 2020

CENNO NECROLOGIGO DEL PROF. PIETRO RAMAGLIA MEDICO DI FERDINANDO II

Premessa

Palasciano considerò Pietro Ramaglia  suo maestro. Lo afferma chiaramente nel testo  “Chirurgia  Pratica sulle Anchilosi ” pag. 194  “……….Le osservazioni del mio maestro in difesa della mia operazione ……………..per parte mia, appartenendo ad un scuola che per mezzo del Ramaglia deriva dal Morgagni (1), mi era contentato di un fatto solo con la sua analisi, confidente che sono nella gran massima: non sunt numerandae sed perpendae observationes ( Morgagni Epist.51 n° 47) (le osservazioni devono essere valutate e non enumerate n.d.r.)

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L’ITALIA CONTESA “NAZIONE NAPOLETANA” E “NAZIONE ITALIANA” IN GIACINTO DE SIVO

Posted by on Ago 13, 2020

L’ITALIA CONTESA “NAZIONE NAPOLETANA” E “NAZIONE ITALIANA” IN GIACINTO DE SIVO

1. Un legittimista scomodo

Il 14 febbraio 1860, a bordo del piroscafo francese La Mouette, l’ultimo re delle Due sicilie abbandonava per sempre il territorio del regno per rifugiarsi tra le mura amiche della Roma papalina. Le precarie condizioni dell’Italia unita, travagliata dall’insorgenza legittimista nelle province meridionali e dal grave dissesto finanziario, alimentarono però a lungo le illusorie speranze della corte borbonica in esilio di una repentina restaurazione. In breve spazio di tempo, la capitale papale divenne il punto di aggregazione del variegato legittimismo in esilio costituendo la centrale naturale della propaganda borbonica e clericale contro il neonato Regno d’Italia.

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BussoLaStoria: Giovan Battista Marino, il “re” del ‘600

Posted by on Mag 1, 2020

BussoLaStoria: Giovan Battista Marino, il “re” del ‘600

La scorsa settimana su BussoLaStoria abbiamo conosciuto Francesco II di Borbone, l’ultimo Re delle Due Sicilie. Oggi incontreremo invece Giovan Battista Marino, definito famosamente dal critico Francesco de Sanctis come “Il re del secolo, il gran maestro della parola, fu il cavalier Marino, onorato, festeggiato, pensionato, tenuto principe de’ poeti antichi e moderni, e non da plebe, ma da’ più chiari uomini di quel tempo.

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