Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“Storie di galantuomini, brigantie soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.V)

Posted by on Ott 17, 2023

“Storie di galantuomini, brigantie soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.V)

Tra il maggio ed il giugno del 1857 la banda dei calabresi si trova in difficoltà finanziarie, tanto che il “Capo” invita diversi suoi informatori a fare una chiacchierata nel suo rifugio e tra questi, tal Domenico Garruto alias Passaguai, che è un calzolaio di anni 33, da Garaguso; se ne ha notizia perchè il Garruto è arrestato nel mese di giugno e viene convinto dal Comandante della 20° Divisione della Gendarmeria Reale, Michele Giannone, a confessare che il brigante lo aveva incontrato più volte, e di lui ricordava bene le sembianze:

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Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli del 1799 di Vincenzo Cuoco (seconda edizione)L

Posted by on Dic 22, 2021

Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli del 1799 di Vincenzo Cuoco (seconda edizione)L

Taluni patrioti

Dopo la caduta della repubblica, Napoli non presentò che l’immagine dello squallore. Tutto ciò che vi era di buono, di grande, d’industrioso, fu distrutto; ed appena pochi avanzi de’ suoi uomini illustri si possono contare, scampati quasi per miracolo dal naufragio, erranti, senza famiglia e senza patria, sull’immensa superficie della terra.

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Lo strazio di Vincenzo Storace (9 maggio 1585)

Posted by on Set 15, 2021

Lo strazio di Vincenzo Storace  (9 maggio 1585)

Durante i due secoli di vice regno spagnolo, dal 1502 al 1700, più volte i Napoletani si ribellarono al malgoverno dei viceré e commisero atti così disumani e deplorevoli, che sorge spontanea la domanda: “Come poteva un popolo così docile, affabile, paziente, allegro, cristiano e generoso, abbandonarsi ad atti violenti e brutali, degni soltanto dei popoli barbari e dei corsari saraceni?” I napoletani, come i siciliani, da secoli erano sfruttati dai nobili e vivevano nella povertà assoluta. Con pazienza sopportavano le prepotenze, le ingiustizie, le violenze e le imposizioni dei viceré spagnoli e dei nobili, che imponevano continui tributi e punivano severamente il popolo a loro piacimento, anche se il Re di Spagna sovente sostituiva i viceré e li puniva severamente.

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