I Savoia avevano detto
“L’Italia? È un carciofo di cui i Savoia mangeranno una foglia alla volta…. In fondo la storia delle corone europee è singolare: alcune piccole dinastie, dominanti su una regione limitata o su una piccola città, sono cresciute tanto da governare mezzo mondo…”.
Fatta, bene o male (e tra tante lacrime e sangue, come vedemmo) l’Italia, furono soprattutto quei credenti relegati in un angolo a fare gli italiani.
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La proclamazione del Regno nel 1861 suggellò la frattura fra l’antichissima identità “italiana” e la moderna idea “nazionale”. I libri di Angela Pellicciari
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Al Nord, nel Regno di Sardegna, viveva uno gnomo di nome Camillo. Costui era veramente malefico e più tossico di un fungo velenoso, tanto che odiava visceralmente perfino il re di cui, col grado di Conte, era al servizio, ma di cui non ricusava il denaro. Accanto a questi difetti il conte-gnomo aveva anche quello di essere molto invidioso. L’invidia, si sa, è quel sentimento dell’animo umano che spinge chi ne è preda a non essere mai contento della propria condizione, a desiderare sempre le cose degli altri e ad essere, quindi, infelice perché non è sempre possibile soddisfare ogni desiderio.
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MANIFESTO-DELLA GIUNTA PROVVISORIA DI GOVERNO AL PARLAMENTO NAZIONALE PRESSO IL TRANI
PREMIO TERRA LABORIS 2024 CON I GIOVANI CHE AVANZANO
L’infedeltà della Tirannia d’élite
LE SCAFE DEL FIUME GARIGLIANO
LA NOTTE DELLA TAMMORRA 2024 6 E 7 SETTEMBRE
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