Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

ERMINIO DE BIASE SUDDITO DI SUA MAESTA’ MARIA SOFIA

Posted by on Gen 20, 2020

ERMINIO DE BIASE SUDDITO DI SUA MAESTA’ MARIA SOFIA

Sabato 18 gennaio, a Napoli, negli ampi locali, messi gentilmente a disposizione dal Centro Studi “Pietro Golia” in via Renovella 11, si è svolta la  prima parte della Commemorazione del 95° Anniversario della morte di Maria Sofia di Borbone, nata Duchessa von Wittelsbach di Baviera.

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Il governo dei Nobili a Napoli: Autonomismo, decentramento, partecipazione governativa dei Seggi cittadini.

Posted by on Dic 30, 2019

Il governo dei Nobili a Napoli: Autonomismo, decentramento, partecipazione governativa dei Seggi cittadini.

1. L’AUTONOMISMO OLIGARCHICO DEL PATRIZIATO E DEI BARONI NEL REGNO

La nobiltà cittadina di Napoli, al pari di quella municipale francese “Noblesse de cloche” ha partecipato al secolare funzionamento del sistema di governo urbano e di quello del Regno, mantenendo nel tempo un evidente livello di autonomia, rispetto al potere centrale reale e papale, nonché garantendo il rispetto dei princìpi di decentramento e partecipazione nell’amministrazione.

La storia di Napoli, capitale del regno è, quindi, legata da un vincolo simbiotico con quella delle tante famiglie patrizie, con loro genealogie ed ascendenti ivi residenti nel corso dei secoli. Questi gruppi familiari, che scelsero di vivere in determinate aree della città e del regno con proprie regole e nel rispetto di tradizioni e costumanze locali sin dall’origine dell’antica Partenope, sono stati presenti quali importanti protagonisti della crescita urbanistica e sviluppo economico dell’Urbe.

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Itri, luogo di poetiche montagne e di strane avventure di Alfredo Saccoccio

Posted by on Ott 9, 2019

Itri, luogo di poetiche montagne e di strane avventure di Alfredo Saccoccio

  Il 1765 l’abate Gabriel-François Coyer, che scrive ad una sua Aspasia, pubblica a Parigi, in forma epistolare, “Voyages d’Italie et d’Hollande”, in due volumi. Gesuita, membro dell’Accademia di Nancy e della Reale Società d’Inghilterra, l’autore partecipò attivamente alla vita politica e militare, dopo aver sconfessato i voti. L’opera fu assai apprezzata. Egli diede di ogni città notizie descrittive anche sugli usi e costumi del popolo. Nel primo volume, a pag. 255, allude alla possibilità “di essere svaligiato” a Napoli, rischio che avrebbe corso ad Itri e nelle gole di Fondi.

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