Posted by altaterradilavoro on Mar 8, 2021
CAPITOLO IV
L’ECCLISSE DEL REGNO ILLUMINATO
Per la sedicenne Maria Carolina discendere dall’”Austria felix” alla felicissima Napoli fu come passare da un monastero di clausura ad un ballo mascherato. Come tutto, a cominciare dalla reggia, nel suo paese era sobrio, solenne, misurato, così a Napoli, a cominciare dalla natura, era fastoso, leggiadro, esagerato. Lo sposo, il diciassettenne Ferdinando era tenero e allegro e la corte faceva di tutto per procurare agli sposini ogni letizia. Il rigido “cerimoniale spagnolo” di Schönbrunn, i rigidissimi orari dell’Imperatrice madre, restarono solo un ricordo uggioso da cancellare fra feste, ricevimenti, colazioni sull’erba e giochi con le dame e i cavalieri fra i boschetti e le cascate di Caserta, a Capodimonte, a Portici, nei “siti reali”, nei teatri dove si esibiva la massima fioritura di musicisti e di cantanti d’Europa.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 6, 2021
Ferdinando IV, “figlio di famiglia”
Ferdinando dunque, aveva otto anni. Un sollucchero per i napoletani quando passava, accompagnato dal fido Tanucci coi suoi austeri abiti neri e coi capelli raccolti a codino, nella carrozza reale per via Toledo, splendente di tutte le vaghezze con cui le dame di corte s’eran studiate di coccolarlo: parrucchino di boccoli incipriato, vestiti di seta bianca con galloni ed alamari di celeste (i colori nazionali), spadino rilucente. I dragoni a cavallo della guardia del corpo avevano un bel daffare perché le donne, dame e popolane, a cui mandava baci con le mani, non lo prendessero e se lo mangiassero vivo e perché gli scugnizzi non si arrampicassero fin sul predellino per arraffare le monete che il reuccio, divertendosi un mondo, lanciava loro prendendoli dal borsellino dell’avaro tutore.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 5, 2021
CAPITOLO III
L’«ETÀ D’ORO» DI FERDINANDO
La prima cosa che si sente dire di Ferdinando IV, successore di Carlo VIII al Regno di Napoli, è che fu incolto e grossolano. Infatti, cominciano col dire i suoi biografi, ebbe come precettore il Principe di San Nicandro, grande cavalcatore, grande schermitore, grande bevitore ma affatto versato nelle buone maniere, nelle lettere e nelle arti. Nulla si dice di Padre Francesco Cardel, dotto e pio gesuita tedesco che ne curò la formazione spirituale e intellettuale né peraltro si ricorda che l’educazione alla politica e agli affari di Stato glie la diede il toscano Bernardo Tanucci, nientepopodimeno.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 1, 2021
Nicola Valletta era un affermato avvocato e un apprezzato docente universitario di materie giuridiche. Teneva affollate lezioni, anche presso il suo studio privato a Forcella, colme di entusiasti studenti. Alla indiscussa preparazione aggiungeva la dote dell’ironia che, di certo, rendeva piacevoli, se non divertenti, gli insegnamenti dell’eclettico maestro. Intelligente e precoce, già a 17 anni partecipò al concorso per la cattedra di Filosofia Morale presso l’università di Napoli ma fu penalizzato dalla sua giovane età.
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Posted by altaterradilavoro on Feb 23, 2021
Convegno importante organizzato dall’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro sulla caduta di Gaeta che ha registrato un importante successo sia attraverso il canale youtube dell’associazione che sulla pagina ufficiale facebook.
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