Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

IL RISORGIMENTO CATTOLICO NEL MEZZOGIORNO PER I GIACOBIN SAVOIARDI

Posted by on Set 26, 2018

IL RISORGIMENTO CATTOLICO NEL MEZZOGIORNO PER I GIACOBIN SAVOIARDI

Mi è apparso dall’archivio un articolo scritto, non trovo più la fonte, da un personaggio che ha delle posizioni opposte alle nostre ma che abbiamo deciso di pubblicare perché aprire un dibattito sul 1799 sarebbe molto utile alla nostra causa, Il 1799 è un tema molto delicato e di primaria importanza ed è la vera chiave d’ingresso per il 1860, studiare in maniera approfondita il 1799 vuol dire capire il 1860 e i giorni nostri, non solo per l’Italia ma per l’occidente in genere.

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Dove regna lo spazio a 4 dimensioni dei pittori napoletani di Adriana Dragoni

Posted by on Ago 4, 2018

Dove regna lo spazio a 4 dimensioni dei pittori napoletani di Adriana Dragoni

Un crescendo. Che si vuole non finisca mai. Una lingua, araba o ebraica che sia, dalle roche inflessioni aspirate, in ritmi esotici, complessi, nettamente scanditi. È il canto del Mediterraneo, il canto ebraico e quello gregoriano dei monasteri femminili nell’alto medioevo. Un repertorio colto, raro, ma seducente e l’orecchio poco uso si va via via abituando e ne rimane affascinato.

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Il genocidio vandeano: buona e cattiva divulgazione

Posted by on Giu 9, 2018

Il genocidio vandeano: buona e cattiva divulgazione

Dalla ricerca storica alla divulgazione

Nel 1993, in un’ampia e articolata intervista, lo storico Reynald Secher spiegava la decisione, dopo la pubblicazione d’importanti studi scientifici sull’argomento, di affidare a strumenti d’uso più popolare gli sconvolgenti contenuti delle proprie ricerche sul genocidio della popolazione della Vandea Militare, deciso e messo in atto, fra il 1793 e il 1794, durante la Rivoluzione francese, dalla Convenzione giacobina e dal suo organo direttivo —

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BAIA-BACOLI di Alfredo Saccoccio

Posted by on Mar 17, 2018

BAIA-BACOLI di Alfredo Saccoccio

 

Molte testimonianze su Baia riguardano la corruzione della cittadina, quasi l’emblema della vita licenziosa e dissoluta. Secondo il poeta elegiaco latino Sesto Properzio, essa era una lussuriosa città di perdizione, che, più di ogni città, conduceva ai cupi regni degli Inferi. Egli vede assai male l’amata Cinzia in un simile luogo: “Affrettati a lasciare la corrotta Baia, una spiaggia che a molti procurerà discordie, un lido nemico delle fanciulle caste. Possano perire le acque di Baia, crimine dell’amore!”.

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