LA STRAGE DI TRIVIGNO DEL 1861 DIMENTICATA L’ELENCO DEI MORTI
Trivigno è un piccolo paese in provincia di Potenza. Seicento abitanti per un borgo ad appena 25 kilometri dal capoluogo, Potenza.
Read MoreTrivigno è un piccolo paese in provincia di Potenza. Seicento abitanti per un borgo ad appena 25 kilometri dal capoluogo, Potenza.
Read MoreBerardino Viola nacque nel 1838 nella piccola frazione di Vallececa, oggi di ventiquattro abitanti in provincia di Rieti nel Lazio orientale. Successivamente con la famiglia si trasferì a Teglieto, frazione del comune di Petrella Salto, sempre in provincia di Rieti.
Read MoreNel Grande Dizionario della Lingua italiana, alla voce brigantaggio si legge: “L’insieme delle azioni delittuose (contro le proprietà private e le persone) compiute da bande di briganti, a mano armata” (1).
Brigante è colui “[…] che vive fuori legge e alla macchia (spesso in bande organizzate) compiendo rapine a mano armata e taglieggiando le persone e la proprietà privata; bandito”; sul piano storico brigante è anche il soldato, generalmente appartenente a “piccole compagnie di ventura”, e il partigiano: “Da brigare, “mettersi nella lotta, combattere””; se questo termine “[…] anticamente significava un soldato a piedi”, ora designa “gli assassini, i fuorusciti ed i nemici dell’ordine pubblico” (2).
Read MorePer fortuna Gallo non cadde in quella trappola, deciso di voler progredire il sentimento separatista del suo popolo con il ruolo militare dell’EVIS e con il soprannome di Secondo Turri, in onore di Canepa che fu naturalmente il fondatore. Il 1° luglio 1945 viene eletto comandante dell’esercito siciliano sul consenso dei giovani combattenti, accrescendo di volta in volta l’ala popolare del separatismo per la partecipazione giovanile nelle proteste isolane e nella rivoluzione armata.
Read Moretempo fa, ignoti sovrapposero alla targa di Piazza del Plebiscito in Napoli, un manifesto con la dicitura ”Piazza del Falso Plebiscito”. Un atto provocatorio, che denunciava una verità troppo a lungo nascosta. Il Plebiscito dell’ottobre 1860 per l’annessione al Piemonte fu infatti una vanagloriosa, aberrante e tragica messinscena. La percentuale dei votanti sfiorò appena il 19% degli aventi diritto, ma lo stesso si decretò la fine delle Due Sicilie, cioè di uno stato antico di 700 anni.
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