Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Le “Boje”, la Scienza, la Pellagra e l’Emigrazione (in padania)

Posted by on Ott 12, 2020

Le “Boje”, la Scienza, la Pellagra e l’Emigrazione (in padania)

– LE INFORMAZIONI DI CARATTERE MEDICO CONTENUTE IN QUESTA PAGINA WEB HANNO ESCLUSIVAMENTE UN VALORE STORICO –

Le Boje e l’emigrazione:

Le Battaglie tra l’esercito franco-sardo e austriaci nel territorio mantovano e nel Veneto del 1848, 1859 e 1866, le alluvioni dell’Adige, del Po, del Mincio e dell’Oglio, le soffocanti tasse prima degli austriaci poi del Regno d’Italia, il mancato riconoscimento del diritto vagantivo, il crollo del prezzo dei cereali a cui si aggiungono le condizioni di vita dei braccianti e la pellagra portarono alla rivolta detta delle “Boje” e la successiva fortissima emigrazione da queste zone.

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A Sud, nel “quinquennio lungo” di Roberto Martucci

Posted by on Ott 1, 2020

A Sud, nel “quinquennio lungo” di Roberto Martucci

governatori e prefetti nelle province napoletane e siciliane (1860-1865)

Sommario: 1. Il “quinquennio lungo”.- 2. Intendenti, governatori e prefetti.- 3. L’eredità pregressa: ogni regime utilizza la burocrazia formatasi in quello precedente.- 4. Il Regno d’Italia e le stimmate di una transizione istituzionale traumatica.- 5. La legge Pica 15 agosto 1863/1409, costituzione materiale delle Province Napoletane annesse.- 6. Il “movimento prefetti” dopo l’Unità (a partire da una prima messa a punto di Ernesto Ragionieri).- 7. Il valzer di prefetti nel Napoletano e in Sicilia durante il “quinquennio lungo”: inevitabile?

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CENNI SUL BRIGANTAGGIO RICORDI DI UN ANTICO BERSAGLIERE

Posted by on Dic 3, 2018

CENNI SUL BRIGANTAGGIO  RICORDI DI UN ANTICO BERSAGLIERE

Al Lettore, Nel pubblicare questo piccolo mio lavoro non ho avuto altro scopo tranne quello di ricordare in qualche modo alla giovine generazione quei giorni funesti e pericolosi attraversati dall’Italia, quando ad un tempo, guerreggiando contro lo straniero e rovesciando troni, al grido dì Vittorio Emanuele Re d’Italia agognava all’unificazione della Patria. Senza note, ho scritto ciò che è rimasto più impresso nella mia mente, per cui spero essere perdonato se dopo tanti anni fossi incorso in qualche errore di cronologia, ed avessi errato talvolta nell’apprezzare le cose accadute. Giudichi benignamente il Lettore l’opera mia e riponga nella memoria quegli aneddoti, che per quanto interessanti ed istruttivi, la storia troppo spesso trascura. Se questo riuscirò ad ottenere sarà largo compenso alla per me non poca fatica.

L’Autore.

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RUGGERO II. (1130 – 1154)

Posted by on Mar 29, 2017

RUGGERO II. (1130 – 1154)

Ruggero II, il fondatore dell’Antico Regno (Mileto 1095 – Palermo 1154)

Era figlio secondogenito del gran Conte di Sicilia, il normanno Ruggero I d’Altavilla e di Adelasia di Monferrato, fu conte di Sicilia dal 1101 al 1130 e duca di Puglia e di Calabria dal 1127 al 1130 e primo re di Sicilia dal 1130 al 1154. Dapprima sotto la reggenza materna (fino al 1113) e poi autonomamente, avviò un’energica politica di consolidamento della contea di Sicilia e, alla morte senza eredi del cugino Guglielmo duca di Puglia (1127), diede inizio ad una campagna di espansione nel Mezzogiorno, col disegno di unificare tutti i domini normanni d’Italia.

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