La storica provincia di Terra di Lavoro fino al 1927 ha fatto parte integrante della Campania e, fino al 1861, aveva seguito le vicende storico-politiche dei sovrani e delle autorità napoletane. In tale contesto, per l’area ubicata nella parte più settentrionale della provincia compresa tra il confine abruzzese e il mar Tirreno e cioè tra Sora e Gaeta passando per Cassino, appare interessante andare ad indagare, seguendo, chiaramente, i mutamenti negli ordinamenti dettati dai vari regimi succedutisi nel corso degli ultimi due secoli, quali siano stati i luoghi del decentramento subprovinciale relativamente al potere amministrativo, al potere fiscale, al potere giudiziario e al potere politico e i motivi che indussero le autorità del tempo a prescegliere tali luoghi, nonché effettuare una disamina della rappresentanza politica e amministrativa espressa dal territorio.
In questi giorni si ricorda la caduta di Gaeta e la conseguente scomparsa dell’antico e glorioso Regno nato come Sicilia divenuto poi di Napoli e chiusosi come Regno delle Due Sicilie ma ci dimentichiamo che il Regno nasce, ufficialmente legittimato da Papa Innocenzo II a maggio del 1139, dopo la battaglia di San Germano tra il suddetto Papa e Ruggero II il Normano e la conseguente pace di Galluccio.
In quei tumultuosi giorni Papa Innocenzo II, dopo la sconfitta, si rifugio per qualche tempo a Santa Maria Valogno, un casale del Ducato di Sessa, e sorpreso dell’accoglienza e dall’umanita della comunita che l’aveva ospitato prima di andare via diede facolta alla chiesa della Madonna del Mirteto di officiare ogni anno l’Indulgenza Plenaria.
Saranno coincidenze o come penso per volonta divina il Regno nasce con Indulgenza Plenaria il 16 febbraio e finisce il 13 febbraio in un piccolo quadrato di pochi km quadrati in alta terra di lavoro tra Gaeta, Sessa, Montecassino e Mignano.
Venerdi 16 febbraio al Santuario della Madonna del Mirteto di Santa Maria Valogno ci sara una giornata di preghiera per la ricorrenza dell’Indulgenza Plenaria con la celebrazione di messe dal rito antico in Latino di seguito il programma ufficiale.
Dopo anni di studio, la grossa pittura della cappella gentilizia del castello medioevale di Itri, di accezione strettamente meridionale, è assegnabile alla seconda metà del Trecento, quando Itri faceva parte della contea di Fondi, sotto Onorato I Caetani. Essa denota che l’artista è della scuola napoletana.
Un dolce ticchettio al mattino presto rincorre speranze spezzate di sogni… stacca, rabbonisce ogni cosa e la roccia obbedisce la visione dello scultore all’interno della forma il mazzuolo spinge…il cesello vola…e la roccia diventa il pensiero di Henry lavora con lo scalpello…questa vita…da una pietra senza vita risorge… (Michael Simpson, President of Utica University, NY)
Il Consorzio Bonifica Sannio Alifano fu costituito con Regio Decreto n.8240 del 27 settembre 1927. La prima sede era in Piazza Ercole d’Agnese e la seconda in Piazza Giovanni Caso. In quegli anni il Consorzio si limitò al controllo degli argini del Torano e del Fiume Volturno.