Il Sud e l’Unità d’Italia: breve viaggio nella storia del meridionalismo
“Il Sud e l’Unità d’Italia. La questione meridionale: Breve viaggio nella storia del meridionalismo. Come nasce l’egemonia del Nord sul Mezzogiorno.
Read More“Il Sud e l’Unità d’Italia. La questione meridionale: Breve viaggio nella storia del meridionalismo. Come nasce l’egemonia del Nord sul Mezzogiorno.
Read MoreLeggendo il libro di Franco Molfese, «Storia del brigantaggio dopo l’unità», edizioni Feltrinelli, viene spontanea una riflessione, perchè dopo un’opera così scrupolosamente documentata, sulla conquista del Sud, ad opera degli eserciti sardo-piemontesi e la conseguente reazione popolare, chiamata brigantaggio, questo tema non ha avuto nessun riscontro nei vari ordini di scuola italiana.
Read More“Nicola Zitara (Siderno 1927), giornalista, scrittore, bibliotecario, studioso meridionalista, autore dei saggi L’Unità d’Italia: nascita di una colonia e Il proletariato esterno, per i tipi di Jaca Book, e del romanzo storico Memorie di quand’ero italiano. Di ideologia socialista (fu segretario della federazione del PSIUP di Catanzaro e scrisse per Quaderni calabresi), è oggi esponente del movimento culturale neo-borbonico, fortemente critico verso lo Stato unitario.”
Read MoreQuando si parla d’industria, l’immaginario collettivo pensa al Nord, pensa al triangolo industriale Milano, Genova, Torino, come se il Padreterno avesse eletto i padani a condurre l’economia, come se i meridionali fossero incapaci di produrre beni, ma solo in grado di consumare ricchezza. Leggendo le statistiche del primo censimento dell’unità d’Italia, ci accorgiamo che gli addetti nell’industria erano 1.595.359 nel Regno delle Due Sicilie contro i 376.955 del Regno di Sardegna, i 465.003 della Lombardia, i 66.325 del Ducato di Parma, i 71.759 di Modena, Reggio Emilia e Massa, i 130.062 della Romagna,i 16.344 delle Marche, i 10.955 dell’Umbria, i 33.456 della Toscana.
Read MorePontelandolfo e Casalduni sono due paesi del Matese e distano quasi 5 chilometri l’uno dall’altro. Nel 1861 il primo aveva 5 mila abitanti ed il secondo 3 mila; furono accomunati da un atroce destino. Nell’agosto di quell’anno infausto per il Sud, furono messi a ferro e fuoco dalle truppe piemontesi del generale Cialdini, e centinaia di cittadini furono trucidati nel sonno da due compagnie di bersaglieri che non combattevano contro soldati ma contro donne, bambini, vecchi ed infermi ……..
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