Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Coltelli d’Italia

Posted by on Mar 19, 2021

Coltelli d’Italia

LA politica italiana si è annebbiata; niente lo mostra in modo più penoso della differenza che corre tra la destra e la sinistra di oggi rispetto agli uomini politici che governarono l’Italia nuova nei suoi primi tempi”. Con queste considerazioni si apriva L’Italia di oggi, un saggio di due studiosi inglesi, Bolton King e Thomas Okey, abili ed eterodossi (quest’ultimo era un ex impagliatore di cesti), uscito cent’anni fa. Impietoso ma appassionato, fotografava i mali dell’Italia postunitaria, uscita vittoriosa dal Risorgimento ma fragile nella classe politica, macchiata da scandali, ripicche di potere, scarsa attenzione ai mali della Nazione.

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L’ambigua conquista della Sicilia nel 1860 (senza Garibaldi)

Posted by on Mar 16, 2021

L’ambigua conquista della Sicilia nel 1860 (senza Garibaldi)

Prima di arrivare ai giorni dello sbarco in Sicilia di Garibaldi dobbiamo brevemente ripercorrere alcune tappe per comprendere per quali motivi poi si arriverà alla gravissima “questione meridionale” che andrà ad assillare i successivi incapaci governanti del Regno d’Italia, e che poi lasciarono in eredità alla Repubblica; TUTTI INSIEME modificando ben poco la situazione creatasi con l’annessione voluta in una forma ambigua da Cavour, non voluta invece da Garibaldi che vi era sbarcato per ben altri motivi, che non collimavano con i progetti del politico piemontese (E NEMMENO CON QUELLI FRANCESI, E CON QUELLI INGLESI).

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«QUANDO NAPOLI ERA CAPITALE» di GIUSEPPE PIANELLI (XIII)

Posted by on Mar 8, 2021

«QUANDO NAPOLI ERA CAPITALE» di GIUSEPPE PIANELLI (XIII)

CAPITOLO IV
L’ECCLISSE DEL REGNO ILLUMINATO

Per la sedicenne Maria Carolina discendere dall’”Austria felix” alla felicissima Napoli fu come passare da un monastero di clausura ad un ballo mascherato. Come tutto, a cominciare dalla reggia, nel suo paese era sobrio, solenne, misurato, così a Na­poli, a cominciare dalla natura, era fastoso, leggiadro, esagerato. Lo sposo, il diciassettenne Ferdinando era tenero e allegro e la corte faceva di tutto per procurare agli sposini ogni letizia. Il rigido “ce­rimoniale spagnolo” di Schönbrunn, i rigidissimi orari dell’Im­peratrice madre, restarono solo un ricordo uggioso da cancellare fra feste, ricevimenti, colazioni sull’erba e giochi con le dame e i cava­lieri fra i boschetti e le cascate di Caserta, a Capodimonte, a Portici, nei “siti reali”, nei teatri dove si esibiva la massima fioritura di mu­sicisti e di cantanti d’Europa.

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Intervista a Maria Sofia, ultima regina di Napoli di Leonardo Sciascia

Posted by on Mar 5, 2021

Intervista a Maria Sofia, ultima regina di Napoli di Leonardo Sciascia

D. Signora … Mi consente di chiamarla semplicemente signora, vero?

R. Dopo Edoardo, Faruk e Costantino; dopo le tante Marie, Margherite e Anne di cui si rallegreranno, tra tanta tristezza, le cronache: proibirei persino al mio lacchè di chiamarmi maestà.

D. Ho indovinato che lei non volesse più sentirsi regina: ma credevo per il fatto che ormai da quasi trent’anni l’Italia è una repubblica.

R. Ha sbagliato, invece: mi sento ancora regina, e la repubblica mi è indifferente … Vede: io sono stata educata a un significato della parola repubblica come sinonimo di disordine, che è poi lo stesso significato che alla parola davano, e forse lo danno ancora, le popolazioni dell’Italia meridionale. In questo senso, l’Italia è stata sempre una repubblica: anche sotto la monarchia.

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UNA PROVOCAZIONE INACCETTABILE: IL RISORGIMENTO DA RISCRIVERE

Posted by on Feb 28, 2021

UNA PROVOCAZIONE INACCETTABILE: IL RISORGIMENTO DA RISCRIVERE

Lo dicono……loro!!!!

La recente e provocatoria mostra dal titolo “Il Risorgimento italiano. Un tempo da riscrivere” presentata al meeting riminese di Comunione e Liberazione e la santificazione di Pio IX hanno dato vita a una polemica sulla stampa italiana culminata con l’intervento di firme prestigiose come quelle di Eugenio Scalfari, Indro Montanelli, Saverio Vertone, Pietro Craveri e riproposto la questione del rapporto tra Risorgimento e Massoneria.

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