Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

IL SUD DEI VICERE’ di Francesco Antonio Cefalì

Posted by on Feb 12, 2020

IL SUD DEI VICERE’ di Francesco Antonio Cefalì

Nel 1409 la regina Bianca di Navarra o di Evreux ebbe il vicariato del Regno di Sicilia quando suo marito Martino I partì per conquistare la Sardegna e la Corsica. Rimasta vedova fu confermata nel vicariato dal nipote del re defunto, Ferdinando I che, essendo minorenne, era sotto la tutela dei sovrani aragonesi a causa del compromesso di Caspe del 1412. Nel 1416, Bianca diventò regina di Navarra e di conseguenza la Sicilia perse l’indipendenza di Regno per diventare un vicereame.

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Due Sicilie: Francesco II verso la gloria degli altari

Posted by on Gen 2, 2020

Due Sicilie: Francesco II verso la gloria degli altari

Due Sicilie: Francesco II verso la gloria degli altari | Fondazione il Giglio

(Lettera Napoletana) – «Che non si illudano i Governi: la Religione è elemento di ordine e di forza; senza Religione non vi ha progresso civile. I più vasti Imperi caddero allorché persero ogni credenza (…) Corrompete i costumi e imperate, pare fosse la filosofia del nostro progresso: le conseguenze potrebbero essere le stesse».

Lo scriveva Francesco II di Borbone, in un manoscritto redatto negli anni dell’esilio ad Arco di Trento, scoperto e pubblicato qualche anno fa (AA. VV., Francesco II di Borbone. Il Re cattolico, a cura del Centro Studi sul Risorgimento e sugli Stati pre-unitari, Roma 2015).

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DUE SICILIE: “FRANCESCO II, IL RE CATTOLICO”, UN SAGGIO FONDAMENTALE

Posted by on Gen 2, 2020

DUE SICILIE: “FRANCESCO II, IL RE CATTOLICO”, UN SAGGIO FONDAMENTALE

DUE SICILIE: “FRANCESCO II, IL RE CATTOLICO”, UN SAGGIO FONDAMENTALE | Fondazione il Giglio

(Lettera Napoletana) «Meditando sulla storia d’Italia, sui monumenti di sua antica grandezza, vi si legge l’origine diversa della sue popolazioni (…) Ogni città d’Italia ha le sue tradizioni, i suoi costumi, le sue glorie, i suoi pregiudizi (…) Che cosa ha fatto il Governo italiano per acclimatare questi elementi eterogenei ? Che cosa ha fatto per affezionarsi queste popolazioni? Nulla, anzi ha lavorato e lavora per frangere la sola unità che vi rimaneva, quella unità che l’à redenta dalla vera schiavitù : unità religiosa, l’unità di fede che col sangue di milioni di martiri gli aprì la via della vera Civiltà»…….

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Le disavventure di Antonio Jerocades a Sora

Posted by on Dic 13, 2019

Le disavventure di Antonio Jerocades a Sora

Antonio Jerocades nacque nel 1738 a Parghelia, piccolo centro vicino Tropea, in quella che allora era chiamata Calabria Ulteriore. Il suo processo educativo lo portò quindicenne al Seminario di Tropea dove, sotto la guida di padre Leone Luca Rolli e Giovanni Andrea Serrao, ebbe la possibilità di accostare agli studi di autori antichi, letture su autori moderni d’oltralpe soprattutto D’Alembert, Montesquieu, Voltaire, Rousseau. Sotto l’egida del maestro Francesco Ungaro fece rapidi progressi. Come scrive il Martuscelli: «Ancor giovanetto scrisse varj panegirici, e componimenti in verso latino ed italiano, i quali fecero l’ammirazione di Monsignor lo vescovo; e la fama ne giunse fino in Napoli al chiarissimo abate Genovesi, con cui ebbe letteraria corrispondenza».

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