Il modello di regalità di Francesco II di Borbone era quello della Christiformitas (conformità a Cristo),ereditato dai Normanni e dall’insegnamento francescano sulla povertà e la sobrietà, che aveva influenzato i sovrani angioini.
L’ Associazione culturale Santa Lucia prende il nome dalla contrada omonima in cui opera. Fino al 1850, però, la contrada si chiamava Trocchio, giacché si stende, tra vigneti e oliveti, sul dolce declivio del versante est di monte Trocchio. Questo in realtà è una collina, essendo alto solo 420 metri sul livello del mare, ma, forse per la sua natura prevalentemente rocciosa, o forse per la sua sagoma, che dalla piana di Cassino si erge , quasi improvvisa e incombente nel suo versante ovest, come un’altura a picco sulla zona sottostante, è chiamata correntemente monte Trocchio. La sagoma particolare, cioè dolcemente degradante a est e invece erta a sud, e con la prolungata dorsale nord-sud, si spiega con le sue origini preistoriche.
DOPO LE DISTRUZIONI DELL’ASSEDIO DI GAETA NEL 1860/61, E ANCOR PRIMA DALLE NUMEROSE SOPPRESSIONI E REQUISIZIONI NAPOLEONICHE PERPETRATE DALLE TRUPPE FRANCESI NEL 1700, E DALLE NUMEROSE SPOLIAZIONI E SACCHEGGI AVVENUTE NEI SECOLI REMOTI DA PARTE DI POPOLI STRANIERI,………..QUALCOSA SI È SALVATO A GAETA..
Scurcola Marsicana luogo di transito e crocevia di popoli antichi che ha una storia vissuta da protagonista presente nei libri importanti, citata non solo per eventi storici epocali ma anche per riempire le pagine scritte dal Sommo Poeta Dante Alighieri.
Il potere istituzionale vede in Scurcola Marsicana luogo dove si estinse definitivamente la famiglia degli Svevi con la sconfitta e la successiva decapitazione di Corradino simbolo dell’anti papismo e paladino di chi crede nell’Umanesimo con la “U” maiuscola. Se andiamo però ad analizzare i fatti, chi ha fatto tanto per Scurcola Marsicana dandole una dimensione universale sono, senza nessun dubbio, gli Angioini che da Carlo D’Angio in poi è stata, per merito della casa Reale d’Oltralpe, omaggiata e considerata una privilegiata fino all’ultimo giorno di vita del Regno di Napoli. Se bisogna valutare la gente da quello che fa e non da quello che dice gli Angioini e tutti i Reali Napoletani hanno fatto molto per la perla Marsicana alla stregua di un suo illustre figlio come Giuseppe Morzilliche in tanti anni, diciamo decenni, ha donato al mondo studi e ricerche di notevole importanza su Scurcola Marsicana che aiutano a comprendere come l’Europa e il Mediterraneo hanno scritto la storia. Dopo averlo ospitato più volte nelle nostre trasmissioni questa volta siamo andati a trovarlo a Scurcola per farci fare la guida andando a spasso per il centro storico che abbiamo ripreso, con tutti i limiti di una ripresa spartana fatta con un telefono, e riportiamo di seguito.
Istituzione della “Scuola di Agricoltura” «…in questo medesimo comune trovasi sin dal 1818 installata una carica di agraria». Nel 1820 viene proposto un «…Rettore per la Scuola di Agricoltura a solo titolo onorifico e per poter incrementare un servizio allo stato nel ramo della Pubblica Istruzione». Con Real Decreto dell’11 settembre 1834 la cattedra viene occupata da Prof. Gennaro Galani «…che trovasi anche munito della licenza nelle scienze fisiche e matematiche» per insegnare agraria e geometria. Nel 1842 viene costruito un “Giardino Botanico” nel «…giardino attiguo al palazzo comunale che debba servire per gli alunni della Cattedra di Agricoltura teorica e pratica sotto la direzione del Prof. Galani».