Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Storie del brigantaggio post-unitario nei Picentini(VII)

Posted by on Dic 21, 2021

Storie del brigantaggio post-unitario nei Picentini(VII)

Voi avete saputo il sito dove nacquero questi due fratelli (i Summa),da chi avevano essi appresa l’arte di comandare uomini, farsi amare, ubbidire,e temere,dove attinsero queste tre sublimi virtù,tanto difficile a godersi,quanto difficile a possedersi.Eppure un rozzo contadino,senza conoscere neanche la z, tartaglione,rozzo,e selvaggio, era temuto ubbidite ed amate da una banda furmidabile, cui riponeva le feducia in lui per la loro salvezza e non restavano mai delusi.Circa due mesi fu sempre con me, apprese così bene l’arta del deludere dell’incannare,e del sorprendere, che non ebbe simile, veloce come il lampo nella defesa,sapeva così bene scegliere la posizione difensive ed offensive che una volta prese, non ce la levava senza grave contusione,con tal tattica e sempre riuscite a sosoprafare forze due volte superiore alla sua, ed io stima che non vi puole essere migliore sensibilità per uno uomo dedite alla Guerra,fourchè la scelta del terreno da manovrare”.
Elogio postumo di Ninco-Nanco scritto da Carmine Crocco e tratto da Franco Molfese, Storia del brigantaggio dopo l’Unità.     

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BRIGANTI NELLA VALFORTORE – parte finale-

Posted by on Ago 8, 2021

BRIGANTI NELLA VALFORTORE – parte finale-

Brigantaggio Locale

Toppo dei Felci – Il covo dei briganti – Il sogno dei filo-borbonici

Il bosco di Mazzocca costituiva una delle più grandi aree verdi dell’ex regno borbonico delle due Sicilie. Si estendeva tra i territori montagnosi di San Bartolomeo, Baselice, Castelvetere, Colle e San Marco dei Cavoti.

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PROCESSI CONTRO IL BRIGANTAGGIO

Posted by on Apr 17, 2021

PROCESSI CONTRO IL BRIGANTAGGIO

Processi contro il brigantaggio
Il brigantaggio che si diffonde nell’Italia meridionale, continentale ed insulare, è un fenomeno che si sviluppa a più riprese, e con connotati organizzativi sempre più massicci, tra la fine del ‘700 e il primo decennio dopo l’unità d’Italia. Fu l’espressione della rivolta anarcoide del mondo contadino del Sud. La sua intensità dipendeva dal grado di malcontento della popolazione rurale: divenne acuto in anni di crisi economica, in occasione di forti tensioni sociali, o anche di sconvolgimenti politico-amministrativi; tramontò parallelamente alla dissoluzione della civiltà contadina e al consolidamento delle compagini statali. Oltre a vera forma di banditismo caratterizzata da azioni violente a scopo di rapina ed estorsione (delinquenti ansiosi di bottino), il fenomeno ha spesso assunto connotati di vera e propria rivolta popolare.

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