Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Unità d’Italia: Imbroglio e corruzione elementi fondanti

Posted by on Ago 27, 2020

Unità d’Italia: Imbroglio e corruzione elementi fondanti

Perché meravigliarsi se l’Italia è ai primi posti al mondo per corruzione, se il premier compera i voti con 80 euro, se non c’è affare che sfugga all’intreccio di interessi tra mafia e politica, se il debito pubblico è inarrestabile, se qualche generale è a libro paga della criminalità, se le stragi rimangono impunite e quando si arriva ad un passo dalla verità si invochi il segreto di stato, se nei libri di storia si mistificano madornali bugie, se in ogni elezione emergono sospetti di brogli …… perché meravigliarci del malcostume che i Savoia hanno esportato in tutti gli Stati preunitari?

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L’ITALIA CONTESA “NAZIONE NAPOLETANA” E “NAZIONE ITALIANA” IN GIACINTO DE SIVO

Posted by on Ago 13, 2020

L’ITALIA CONTESA “NAZIONE NAPOLETANA” E “NAZIONE ITALIANA” IN GIACINTO DE SIVO

1. Un legittimista scomodo

Il 14 febbraio 1860, a bordo del piroscafo francese La Mouette, l’ultimo re delle Due sicilie abbandonava per sempre il territorio del regno per rifugiarsi tra le mura amiche della Roma papalina. Le precarie condizioni dell’Italia unita, travagliata dall’insorgenza legittimista nelle province meridionali e dal grave dissesto finanziario, alimentarono però a lungo le illusorie speranze della corte borbonica in esilio di una repentina restaurazione. In breve spazio di tempo, la capitale papale divenne il punto di aggregazione del variegato legittimismo in esilio costituendo la centrale naturale della propaganda borbonica e clericale contro il neonato Regno d’Italia.

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L’alta Terra di Lavoro non votò per l’annessione al Regno d’Italia

Posted by on Lug 7, 2020

L’alta Terra di Lavoro non votò per l’annessione al Regno d’Italia

Il 26 ottobre del 1860, a Teano o giù di lì, ci fu lo storico incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II. A conclusione della sua mirabolante impresa l’avventuriero nizzardo depose nelle mani del re sabaudo l’intera Italia meridionale con tutta la sua storia e i suoi tesori. Fatto ciò, deluso da come le cose stavano evolvendo, quasi di soppiatto per non fare rumore, decise di ritirarsi nella selvaggia quiete di Caprera. 

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LA REALE STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO

Posted by on Giu 29, 2020

LA REALE STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO

Dopo il ritrovamento di numerosi documenti sul Risorgimento italiano si può asserire senza alcun dubbio che l’Unità d’Italia si è formata in modo molto diversa da quella scritta sui tradizionali libri di storia. Infatti dai documenti si evince che l’unione della Penisola è avvenuta dopo l’annessione forzata del Regno delle Due Sicilie a quello dei Savoia, ovvero dopo una guerra non dichiarata che ha provocato centinaia di miglia di vittime meridionali.

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La Masa assolda i ‘picciotti’. E Denis Mack Smith ammette il ruolo della mafia nella ‘unificazione’ italiana

Posted by on Gen 26, 2020

La Masa assolda i ‘picciotti’. E Denis Mack Smith ammette il ruolo della mafia nella ‘unificazione’ italiana

In questo capitolo del suo libro Giuseppe Scianò ci descrive un argomento oggi sempre attuale: il rapporto tra lo Stato italiano (che nel 1860 stava nascendo) e la mafia. Giuseppe La Masa recluta i ‘picciotti’. Il ruolo della mafia nel creare i disordini per ‘giustificare’ lo stesso intervento garibaldino. E lo storico inglese Denis Mack Smith, che nella sua nota “Storia della Sicilia medievale e moderna” ammette il contributo della mafia alla causa della ‘presunta’ unificazione italiana

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