Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

La leggenda dei “Mille”

Posted by on Gen 10, 2020

La leggenda dei “Mille”

Il 1860 fu anche l’anno della vera gloria per Garibaldi, della definitiva trasfigurazione ad eroe nazionale per la cosiddetta “impresa dei 1000”. Secondo la storia ufficiale Giuseppe Garibaldi, solo a capo di un manipolo di un migliaio di volontari armati alla meno peggio, riuscì addirittura a conquistare il Regno delle Due Sicilie (regno di 700 anni che vantava un esercito di centomila uomini e la seconda marina del continente!), per consegnarlo a Vittorio Emanuele II di Savoia. Tutto ciò sembrerebbe incredibilmente inverosimile se non fosse scritto in tutti i libri di storia. Ma la realtà è ovviamente ben diversa e più che altro l’intervento militare di Garibaldi non fu molto di più di un semplice atto formale di facciata, senza combattere con alcun esercito regolare. Infatti solo dopo il compimento di tutti gli atti preparatori, della meticolosa pianificazione di La Farina e Cavour, massonico-sabauda, il pesante appoggio politico, diplomatico-mediatico, economico, militare e logistico della Gran Bretagna di Lord Palmerston, della criminalità siciliana mazziniana, della parte filo-massonica della borghesia del sud, dei generali borboni comprati ed infine del risolutivo intervento dell’esercito del Regno di Sardegna contro le armate borboniche di re Francesco II, pure convinto dal suo ministro dell’interno Liborio Romano (manco a dirlo massone) a lasciare il regno e rinunciare ad una legittima difesa… venne infine il momento della favolosa “impresa dei Mille”.

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La repressione sabauda e gli eccidi a sfondo razziale nel meridione

Posted by on Gen 9, 2020

La repressione sabauda e gli eccidi a sfondo razziale nel meridione

Dopo l’unificazione il presidente del Consiglio dei Ministri Massimo D’Azeglio sosteneva che <fatta l’Italia bisogna fare gli italiani>, mentre forse era vero esattamente il contrario, dato che l’identità italiana esisteva già da secoli, ma la forzatura repubblicana liberal-massonica piemontese, al contrario, ha contribuito a disunire le popolazioni, poiché concepita come una conquista militare, non come un’unificazione e ha finito inevitabilmente per generare problemi congeniti come la questione meridionale. A riprova che lo stesso D’Azeglio non era in buona fede è ciò che scriveva in privato: <unirsi con i napoletani è come giacere con un lebbroso>, chissà come mai frase meno nota della prima.

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La creazione nordista della “questione meridionale”

Posted by on Gen 8, 2020

La creazione nordista della “questione meridionale”

La “questione meridionale”, intesa come una mera speculazione intellettuale, nasce ufficialmente nel 1874 ad opera di esponenti della Destra Storica che accusano il sud di ritardo rispetto al modello economico liberale anche a causa di una popolazione ostile e incapace di comprendere il progresso (come da loro inteso). In realtà dovrebbe essere retrodatata a prima dell’unificazione, cioè quando gli inglesi hanno cominciato a diffondere per vie “diplomatiche” la tesi della presunta inferiorità delle popolazioni del sud Italia.

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DUE SICILIE: “FRANCESCO II, IL RE CATTOLICO”, UN SAGGIO FONDAMENTALE

Posted by on Gen 2, 2020

DUE SICILIE: “FRANCESCO II, IL RE CATTOLICO”, UN SAGGIO FONDAMENTALE

DUE SICILIE: “FRANCESCO II, IL RE CATTOLICO”, UN SAGGIO FONDAMENTALE | Fondazione il Giglio

(Lettera Napoletana) «Meditando sulla storia d’Italia, sui monumenti di sua antica grandezza, vi si legge l’origine diversa della sue popolazioni (…) Ogni città d’Italia ha le sue tradizioni, i suoi costumi, le sue glorie, i suoi pregiudizi (…) Che cosa ha fatto il Governo italiano per acclimatare questi elementi eterogenei ? Che cosa ha fatto per affezionarsi queste popolazioni? Nulla, anzi ha lavorato e lavora per frangere la sola unità che vi rimaneva, quella unità che l’à redenta dalla vera schiavitù : unità religiosa, l’unità di fede che col sangue di milioni di martiri gli aprì la via della vera Civiltà»…….

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MARIA SOFIA DI BORBONE LA REGINA IN ESILIO

Posted by on Gen 1, 2020

MARIA SOFIA DI BORBONE LA REGINA IN ESILIO

Alle otto del mattino del 14 febbraio 1861, dopo la firma della Capitolazione della piazzaforte di Gaeta, che aveva, gloriosamente, resistito per circa otto mesi all’assedio dei Piemontesi, Francesco II e Maria Sofia, ultimi sovrani Delle Due Sicilie si imbarcavano sulla fregata francese Mouette per raggiunge Roma,luogo del loro esilio.

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