Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Un Caso Di Ragion Di Stato Nella Napoli Spagnola Del XVII Secolo: Il Governo Vicereale Del Duca D’Ossuna (II)

Posted by on Ago 25, 2022

Un Caso Di Ragion Di Stato Nella Napoli Spagnola Del XVII Secolo: Il Governo Vicereale Del Duca D’Ossuna (II)

Discorsi e pratiche di conservazione politica a Napoli: il governo del III duca d’Ossuna

Le vicende dell’Ossuna sono conosciute innanzitutto alla luce del vero o presunto tentativo di costituire a Napoli un regno indipendente con l’appoggio di Francia, Venezia e Savoia, e sul piano interno contando sulla plebe e sul suo capo Giulio Genoino[16]; tale progetto, tuttavia, non risulta dai documenti di accuse dei nemici del viceré, i quali invece puntano l’accento sul progetto di separazione violenta tra la nobiltà e il popolo, interpretato come «publica revolutione e seditione tentata»[17], ma con esclusivo riferimento ad uno sconvolgimento dell’assetto dei poteri locali.

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I CARABINIERI DEL RE DI NAPOLI

Posted by on Ago 22, 2022

I CARABINIERI DEL RE DI NAPOLI

Nei secoli XVIII e XIX, in Italia, il moto migratorio non avveniva dal Sud verso il Nord, ma al contrario poi­chè, all’epoca, il Meridione d’Italia (in particolare la Campania e la Sicilia) per clima, bellezze naturali, fertilità della ter­ra, stabilità politica ed abbondanza di manodopera, era diventato un angolo di paradiso per quanti desideravano una migliore qualità di vita o rendere più flo­rida la loro posizione economica.

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Garibaldi e i predatori del Regno del Sud

Posted by on Ago 9, 2022

Garibaldi e i predatori del Regno del Sud

I contadini di Bronte credevano ingenuamente che Garibaldi potesse liberarli da antiche servitù ma non sapevano che le terre che avevano occupato erano degli inglesi, perciò il Generale sollecitato dall’‘italianissimo’ siciliano Crispi mandò a Bronte il più feroce e spietato dei suoi luogotenenti, il ligure Nino Bixio famoso a Genova per fallire diverse volte come armatore che il 10 agosto 1860 nella piazzetta del convento di San Vito fece una strage dei presunti capi della protesta, senza nemmeno prendersi la briga d’un processo per stabilire se fossero davvero responsabili della rivolta.

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