‘A ricetta ‘e Napule
Scrive Ippolito Cavalcanti nella prima edizione (1837) della sua “Cucina teorico – pratica”:
Read MoreScrive Ippolito Cavalcanti nella prima edizione (1837) della sua “Cucina teorico – pratica”:
Read MoreIl seicentesco portale d’ingresso al palazzo monumentale del “Belvedere” di San Leucio si erge ancora oggi nella sua imponenza, quale arco originario di accesso alla proprietà feudale dei principi d’Acquaviva di Aragona di Caserta, accogliendo da secoli i tanti visitatori delle produzioni locali di seta.
Read MoreLa rivolta italiana all’invasore francese: perché gli storici hanno dimenticato le «insorgenze»? Parla Viglione
Intervista di Maurizio Cecchetti
Trecentomila si mobilitarono e centomila perirono in difesa del cattolicesimo. Un fenomeno che offusca anche il Risorgimento. La sinistra lo scopre (per minimizzarlo)
La dinastia napoletana, dapprima tollerante, arrivò ai ferri corti con i liberi muratori dopo il fallimento dei moti del 1821. Un documento dell’Archivio di Stato di Napoli racconta come la polizia delle Due Sicilie indagò sui notabili calabresi sospettati di appartenere alle logge. E spiega il metodo ingegnoso escogitato contro i grembiuli: un’autocertificazione, inventata centosettanta anni prima della riforma amministrativa
Read MoreForse nessuna ricetta come questa, sontuosa e complicata, riassume l’inflenza delle tecniche francesi dei monzù sulla tradizione napoletana e, al tempo stesso, l’uso della pasta che entra nelle preparazioni per i ricchi. Da notare che il grasso usato è il burro con il latte. L’olio d’oliva era sostanzialmente estraneo alla cultura gastronomica partenopea nell’800. Ce la racconta il delegato di Napoli del’Accademia della Cucina Italiana.
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