Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

LA SPEDIZIONE DEI MILLE (II)

Posted by on Lug 2, 2023

LA SPEDIZIONE DEI MILLE (II)

Lungo i moli c’erano gli stabilimenti per la produzione del vino dei Woodhouse e degli Ingham e attraccate nel porto due navi della marina da guerra britannica, l’Intrepid e l’Argus. A Trapani giunse in fretta la notizia di due vapori sospetti in avvicinamento.

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MESSINA ESTATE 1860, L’IMPREVISTO FALLIMENTO DEI PIANI GARIBALDINI DI SBARCO IN CALABRIA E IL DECISIVO AIUTO INGLESE

Posted by on Giu 29, 2023

MESSINA ESTATE 1860, L’IMPREVISTO FALLIMENTO DEI PIANI GARIBALDINI DI SBARCO IN CALABRIA E IL DECISIVO AIUTO INGLESE

Nel luglio 1860, col facile ingresso garibaldino a Messina senza combattimenti a causa di accordi vari, l’area di Capo Peloro fu scelta quale piattaforma logistica, punto di attracco dei convogli navali e di concentramento di truppe, rifornimenti, artiglierie che via via affluivano e si accampavano in attesa dello sbarco in continente, tramite varie barche e circa undici navi acquistate, ammutinate o catturate.

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Mr don liborio romano – il BOIA delle Due Sicilie

Posted by on Mar 13, 2023

Mr don liborio romano – il BOIA delle Due Sicilie

La prima trattativa stato-Mafia avvenne per opera di alcuni salentini nel 1861. L’ultima Trattativa Stato-Monsanto con gli stessi che quasi quasi chiudono il cerchio. Il primo fu Liborio Romano (Patù, 27 ottobre 1794 – Patù, 17 luglio 1867) che ha determinato la prima trattativa stato-camorra della storia. E’ stato un politico italiano maestro di Doppiezza e Trasformismo che usò anche la camorra per aiutare Garibaldi, liberale e massone. Liborio Romano, fu l’ultimo ministro di polizia del Re Francesco II di Borbone nel governo costituzionale del 1860, ma agente di Cavour, e poi primo ministro degli Interni di Garibaldi, dopo il suo ingresso a Napoli.

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DELLA CIVILTÀ DELLE DUE SICILIE DAL MDCCXXXIV AL MDCCCXXX

Posted by on Feb 28, 2023

DELLA CIVILTÀ DELLE DUE SICILIE DAL MDCCXXXIV AL MDCCCXXX


Quando l’Infante D. Carlo veniva alla conquista della Monarchia di Ruggieri, queste belle Sicilie erano afflitte da due terribili flagelli: l’anarchia viceregnale e l’anarchia feudale. Sottoposte a potenti Monarchi lontani, affidate a mani inesperte venali deboli o crudeli e sempre straniere, divise fra ricchi possessori di vasti feudi i quali, perpetuamente guerreggiando far loro, facevano della sovranità partita a brani strumento di spaventevoli oppressioni, lo provincie di qua e di là del Faro erano ridotte a tale, che non poteano rammemorare senza lagrime la loro antica civiltà, e quella con la quale dopo la barbarie succeduta olla rovina dell’Impero Romano aveano potentemente aiutato il risorgimento dell’Europa moderna.

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