Posted by altaterradilavoro on Mar 9, 2021
Corrado Alvaro è stato uno scrittore, un giornalista, un poeta, uno sceneggiatore e un intellettuale antifascista italiano. Primo di sei figli, nacque il 15 aprile1895 a S. Luca (RC), un piccolo paese ai piedi dell’Aspromonte, da Antonio, maestro elementare e fondatore di una scuola serale per contadini analfabeti e da Antonia Giampaolo, appartenente a una famiglia di proprietari terrieri.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 7, 2021
Per quanto pubblicati nel 2015, gli argomenti trattati sono ancor oggetto di accese discussioni tra storici di regime e storici revisionisti, per cui, essendo essi ancora attuali, li riproponiamo ai nostri lettori, con la speranza di poter suscitare la loro curiosità ed il loro interesse.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 4, 2021
Povero Adriatico! Quando rivedrai le glorie delle flotte romane di Brindisi, delle navi liburniche e delle galee veneziane? Ora il tuo flutto travolto e tumultuoso sbatte due sponde quasi deserte, e alle fratte paludose della Puglia corrispondono le spopolate montagne dell’Albania. Venezia, una locanda, Trieste, una bottega, non bastano a consolare le tue rive del loro abbandono; e l’alba che ti liscia ogni giorno le chiome ondeggianti cerca indarno per le tue prode altro che rovine e memorie.
(Ippolito Nievo, Le confessioni di un italiano, 20)
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Posted by altaterradilavoro on Feb 27, 2021
La dinastia Angioina
Chi dovesse essere il successore nel Regno non era chiaro, tanto più che, tendenziosamente, si accavallavano notizie di morti e di rinunzie, come nel caso del primogenito di Federico, Corrado I, e poi del nipote Corrado II, che vivevano in Germania. Su tutto mestava l’illegittimo ambizioso Manfredi che da Taranto, intanto, faceva il re in tutto e per tutto. I partiti dell’uno e dell’altro pretendente si combattevano a vicenda e gli avversari di tutti quanti, a loro volta, ingrossavano la confusione.
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Posted by altaterradilavoro on Feb 26, 2021
Dai Normanni agli Svevi
Ai re normanni, unanimemente riconosciuti potenti, liberali, giusti, valorosi, si sottomisero dunque, di buon grado, tutte le città, tutte le abbazie, tutte le comunità feudali del Sud d’Italia che, di volta in volta, senza tregua, avevano dovuto sottostare ai vicini più forti: ai sire imperiali del Nord, ai catapani bizantini, ai visir musulmani, ai capitani genovesi, pisani, veneziani, ai duchi pontifici. Ancor prima che fosse coronato Re, Ruggero, nel 1129, a Melfi, ebbe l’entusiastico giuramento di fedeltà da tutti i vassalli.
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