Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“Una d’arme, di lingua, d’altare”? Considerazioni sull’identità italiana pre- e post-risorgimentale

Posted by on Lug 20, 2020

“Una d’arme, di lingua, d’altare”? Considerazioni sull’identità italiana pre- e post-risorgimentale

Una gente che libera tutta
O fia serva tra l’Alpe ed il mare;
Una d’arme, di lingua, d’altare,
Di memorie, di sangue e di cor.

conte Alessandro Manzoni, Marzo 1821


La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle.
conte Klemens von Metternich (2 agosto 1847)

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NAPOLI E L’ITALIA

Posted by on Mag 9, 2020

NAPOLI E L’ITALIA

Dietro lo pseudonimo di Estio Leucopetro si celerebbe il foggiano Tommaso Perifano (1), liberale, amico di Liborio Romano. Oltre a questo opuscolo su Napoli avrebbe scritto, utilizzando lo stesso pseudonimo, anche “Nuove lamentazioni di Geremia”, “Garibaldi al cospetto del Secolo” e “L’Italia ed i suoi Liberali”.

Avvocato, professore di diritto in Napoli, già sul finire degli anni Trenta fu socio della Reale Società Economica di Capitanata.

In una Memoria su la Istruzione Popolare – nella tornata generale del 3o maggio 1839 – indirizzata a Gaetano Lotti, Intendente di Capitanata, scriveva:

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CHI SONO I PRETI LIBERALI CHE SI INCHINANO Al PERSECUTORI DELLA CHIESA (Pubblicato il 10 febbraio 1863)

Posted by on Mar 30, 2020

CHI SONO I PRETI LIBERALI CHE SI INCHINANO Al PERSECUTORI DELLA CHIESA (Pubblicato il 10 febbraio 1863)

Sant’Ambrogio cacciava dalla Chiesa di Dio i governanti che ne avevano violalo la santissima legge; e alcuni 6gli di Sant’Ambrogio, alcuni membri del Clero di Milano, osarono venire in Torino a genuflettere davanti il signor Pisanelli, ministro di grazia e giustizia, lodandolo di avere perseguitato il loro superiore e di avere calpestato! sacri canoni e violato il diritto ecclesiastico! Questo fatto è così truce, così basso, così sucido che non troviamo parole per qualificarlo. Ci duole di non conoscere i nomi dei sacerdoti milanesi che vennero in Torino ad incensare il signor Pisanelli, che lo Zenzero di Firenze (N° 387 febbraio) chiama giustamente l’antipapa Pisanelli. Il pungolo del 8 di febbraio non ci da che i nomi seguenti:

«Ieri partì per Torino una deputazione del Clero milanese, composta da

(1) Atti uff. loc. cit. pag. 3915.

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Il castello medioevale di Itri, simbolo della cittadina aurunca di Alfredo Saccoccio

Posted by on Mar 16, 2020

Il castello medioevale di Itri, simbolo della cittadina aurunca di Alfredo Saccoccio

Non vi è paese che non abbia un elemento architettonico che lo caratterizzi, che subito lo richiami alla mente. Itri ha come simbolo il maestoso castello medioevale, una delle più tipiche e vigorose costruzioni difensive dell’intero Lazio, che colpisce maggiormente la fantasia per la sua tempestosa storia, fatta di sanguinosi assedi, di feroci assalti, di orrende stragi, di movimentate e sinistre vicende guerresche, di straordinarie avventure.

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