Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Pensieri stravaganti in margine a un evento…

Posted by on Mag 12, 2021

Pensieri stravaganti in margine a un evento…

Ogni anno migliaia di turisti giapponesi prendono un volo transcontinentale e fanno il giro del mondo per andare a Verona, a scattarsi l’immancabile selfie sotto ad un balcone. Ad un balcone pezzotto. Perché – e spero di non scandalizzare nessuno – Giulietta Capuleti non è mai esistita. È solo un personaggio di fantasia, nato dalla penna di uno scrittore, né più né meno che Biancaneve o Filumena Marturano. Ma questo i turisti giapponesi, evidentemente, non lo sanno.


Questo mi veniva in mente qualche tempo fa mentre nella Sala del Museo Archeologico di Mondragone si susseguivano gli oratori, in occasione della presentazione ufficiale del Notiziario Online “ilquadrifoglio.tv”.
Pensavo che in quello stesso edificio erano custoditi reperti veri che vanno dall’Età Paleolitica alla Romana; e che, se tanto mi dà tanto, fuori, lungo Via Genova, si sarebbe dovuta accalcare mezza Tokyo. E invece, nessuno…
Non sono nato a Sessa Aurunca, ma mi ci sono trasferito nove anni fa per pura causalità. E, dopo un atroce periodo iniziale dovuto evidentemente alla sindrome del luntano ‘a Napule nun se po’ sta’, mi sono appassionato a questi luoghi che già Tito Livio definiva amoenissimus Italiae ager, “il territorio più bello d’Italia” (T. Livi, Ab Urbe Condita, Liber XXII, 14, 2).
Solo per portare un esempio, attraversando anche in maniera distratta le frazioncine di questo territorio, si rimane impressionati dalla quantità di pezzi di colonne, capitelli, lapidi antiche, usate come paracarri o murate nelle abitazioni.
Reperti attorno ai quali non dico all’estero, ma anche al nord Italia si sarebbero allestite intere Sale museali.
Poi, soggiornandovi per qualche tempo, si vengono a sapere cose incredibili; come il fatto che qui vi siano tra le più antiche orme fossili di esseri umani, lasciate nella cenere ancora soffice e risalenti a 350.000 anni fa; che uno dei primi documenti in volgare italiano sia stato scritto proprio qui milleduecento anni fa; o che l’Italia come la conosciamo noi sia nata qui il 29 ottobre 1860, quando Vittorio Emanuele II dal Villino Struffi di Sessa Aurunca proclamò l’annessione delle province meridionali al regno sabaudo.
Ed allora viene spontaneo, anche per chi non sia nato a Sessa o a Mondragone, incazzarsi al pensiero che le uniche immagini di questa terra che circolano per il mondo siano dovute al fatto di essere stata scelta come location del solito film sulla criminalità organizzata (vedi Gomorra).
L’iter per ridare alla zona domitia dignità e splendore non sarà né facile né breve; a questo territorio; come alla Venere di Sinuessa che ne è uno dei (purtroppo pochi) simboli conosciuti, le ingiurie del tempo e sopratutto degli uomini hanno amputato e deturpato parti fondamentali.
Ma la bellezza di quel che resta è motivo più che sufficiente per trattarlo con rispetto profondo, e con rispetto profondo consegnarlo a chi verrà dopo di noi.

michelescottodisantolo

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1 Comment

  1. C’e’ purtroppo chi costruisce le sue fortune denigrando in lungo e in largo la propria terra e si fa strumento di tutti i media che ovviamente non si lasciano perdere l’occasione per perpetrare la malevola vulgata iniziata dalla soppressione violenta del Regno Due Sicilie…e pretenderebbe pure di fare la vittima!?… Non so neppure se se ne renda conto del danno che procura…ovviamente non gl’interessa!…fa come hanno fatto tanti, e con piu’ furbizia ed un egoismo assoluto, perche’ e’ chiaro che l’intelligenza e le capacita’ non gli mancano… mi ha sempre stupito che anche facesse la vittima perche’ costretto a vivere altrove!!! si goda pure i suoi soldi….non e’ ne’ il primo ne’ sara’ l’ultimo… caterina ossi

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