PIERO RICCI IL RIVOLUZIONARIO DELLA ZAMPOGNA E LA SUA “ECLETNICA ORCHESTRA”
Tanto bravo quanto umile il Maestro Piero Ricci! Ama definirsi uno “zampognista”, ed a ragione, poiché è proprio lui che ha dato una nuova forma di dignità alla zampogna, lo strumento musicale che caratterizza la tradizione, la storia, la cultura e la musicalità di buona parte dell’Appenino centro-meridionale.
Maestro Ricci è nato nel 1955 a Campobasso, è un molisano doc; suo padre originario di Macchiagodena e sua madre di San Polo Matese. Giovanissimo si dedicò allo studio della fisarmonica e poi al conservatorio allo studio del flauto, ma il richiamo della tradizione della sua terra d’origine lo portò a dedicarsi alla zampogna. Infatti lo zio materno: Antonio Capra fu uno dei due zampognari molisani a ricevere l’ambito premio della “zampogna d’oro” di Erice ( l’altro fu Primiano Iezza). Forse Piero era un predestinato per la musica, anche dal lato paterno lo zio Napoleone fu primo clarinetto al Metropolitan di New York. La prima zampogna la comprò dal Maestro liutaio Gerardo Guatieri di Scapoli, piccolo comune del Molise in provincia di Isernia da considerarsi una sorte di piccola capitale della zampogna. Nel 1975 contribuisce alla formazione del Canzoniere popolare del Molise e poco dopo crea insieme all’etnomusicologo Mauro Gioielli una nuova formazione musicale chiamata “Il tratturo”, introducendo così contaminazioni etniche e musicali a quelle tradizionali e folkloristiche molisane. Ma il vero colpo di reni della sua vita artistica e musicale Maestro Ricci lo dà tra il 1994 ed il 1996, dove da brillante autodidatta costruisce personalmente un nuovo prototipo di zampogna, che ha poi rivoluzionato lo strumento e la storia dello strumento stesso. Infatti è stato capace con una serie di piccole trasformazioni di dare la capacità allo strumento di passare dalla possibilità di due accordi ad una dozzina circa. La zampogna tradizionale si accompagna quasi sempre con la ciaramella proprio per la limitatezza della sua estensione, invece quella creata da Ricci ha una dignità di strumento a tutti gli effetti, tanto che diversi musicisti e compositori hanno iniziato finalmente a produrre composizioni per zampogna. Prima di Ricci quasi non esisteva una scrittura musicale per zampogna. Addirittura la zampogna è stata introdotta in orchestre di musica classica come “I Solisti Aquilani”, l’orchestra Scarlatti, l’orchestra regionale del Molise e la “Princeton Orchestra USA” e quasi magicamente nel 1999/2000 il grande Riccardo Muti ha voluto il Maestro zampognista Piero Ricci alla Scala di Milano in alcune rappresentazioni dell’opera della “Nina” di Paisiello. Dal 2008 Maestro Ricci è stato invitato a partecipare frequentemente a festival internazionali come il “Piping Live international festival” di Glasgow. Diventa una celebrità in Scozia, patria della cornamusa grazie al tramite dell’appassionato virtuoso della cornamusa Duilio Vigliotti. Ricci si è esibito alla Royal Concert Hall di Glasgow ed ha dato lezioni sulla zampogna nella patria della cornamusa presso l’Università di Edimburgo e del Royal Conservatoire of Scotland. La BBC si è interessata a lui ed alla zampogna e lo ha voluto per un concerto televisivo ed una registrazione in Scozia condotto dal guru della cultura scozzese Phil Cunningham. Le musiche sono state accompagnate da un video girato nei luoghi più significativi per la zampogna in Molise e nel meridione come Scapoli, Isernia, Rocchetta al Volturno e San Gregorio Magno. Maestro Piero ed il suo gruppo sono stati capaci di creare una sinergia intensa con Il Royal Conservatoire di Glasgow, la Edimburgh University Celtic and Scottish study ed il Midwest Highland Arts Found. di Kansas city negli USA. Già da qualche anno il Maestro molisano ha costituito un ensemble di elevata musicalità costituito da strumentisti diplomati molisani. Innovativo, anche e soprattutto per strumentazione il suo gruppo musicale denominato “Ecletnica Orchestra” con Ernest Carracillo all’organetto, Roberto Petrocelli alle percussioni, i fratelli Marco e Paolo Zampogna al corno ed al fagotto, Mariano Antonelli al contrabbasso ed Emilia Aktianova al pianoforte. Le musiche che il gruppo musicale esegue sono quasi tutte composizioni del Maestro Ricci e sono un mix di tradizione di pastori, di leggende popolari come quella del Mazzamurello (una sorta di munaciello dei boschi molisani), del Matese e delle bellissime Mainarde e della transimanza lungo i tratturi. Maestro Ricci e gli “Ecletnica Orchestra” hanno uno speciale rapporto con la Penisola Sorrentina, hanno già dato svariati concerti soprattutto in chiese, memorabile quello del 30 Dicembre 2018 nella Cappella degli Angeli Custodi a Meta, dove in una chiesa stracolma ci fu un applauso lungo più di cinque minuti con bis e ter accluso. Li rivedremo sempre a Meta nella chiesa parrocchiale della frazione di Alberi il prossimo Mercoledì 15 Dicembre alle ore 19.00. Non mancate!
EUGENIO LORENZANO
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