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Pietro Rombulo e Napoli

Posted by on Ago 27, 2024

Pietro Rombulo e Napoli

Un personaggio e la sua storia allontanata dalla mente dei suoi concittadini, da una nazione matrigna e colonizzatrice. Centinaia sono gli aneddoti che hanno contraddistinto la vita di Rombulo da caratterizzarne il percorso nella storia dei viaggi.

In un tempo storico compreso tra il 1430 e il 1432, il nostro personaggio dimorò per qualche tempo a Napoli, base operativa dei suoi spostamenti nel Mediterraneo e l’Egeo. Rombulo su quella piazza ebbe il modo di incontrare gli emissari di Borgogna e del principato di Parigi, come gli emissari d’Aragona, dei cavalieri di Rodi, e dei consoli costantinopolitani. Il suo obiettivo promosso dai suoi signori africani che servì tutta la vita, puntavano a moltiplicare in iniziative e scambi commerciali i rapporti d’affari fra quei governi e l’Oriente. In quegli anni la sua presenza presso la corte di Napoli puntava a informare quei governi sulla possibilità di aggirare le vie d’accesso commerciali, che conducevano alla via della seta, azzerate rispetto al passato dall’avanzata turca in tutto il Medio Oriente. Infatti, Rombulo dopo gli accidenti del 1429 avvenuti sulla tratta più breve, che permetteva di viaggiare presso L’etiopia passando dall’Egitto e dal Sudan, dove si concentravano i maggiori transiti commerciali del regno di Sicilia e quelli di Napoli, fu costretto a modificare quei percorsi per mantenere i collegamenti commerciali, prendendo accordi con i signori di Herat, ed Armira cioè, allargando le tratte itineranti dall’Etiopia passante dall’Oceano Indiano, la Persia, il Caucaso, e penetrando nel Mar Nero dirigersi in Europa. Al netto delle contingenze che affliggevano quel tempo storico, i limiti tecnologici nel viaggio, le emergenze belliche tutte attorno a Costantinopoli, e le regioni limitrofe per il regno di Napoli, per lo Stato Pontificio era fondamentale sperimentare nuove tratte di transito per tenere attivi i collegamenti fra i regni cristiani in Asia, e gli amici di questi ultimi con altri signori d’Oriente. Pietro Rombulo fra le sue incombenze ebbe anche questo compito. Così attraverso di lui, le corti europee che ebbero il modo di incontrarlo con i propri emissari conobbero l’evoluzione della storia, nelle terre dei signori di Persia, dell’India, e della Cina. Seppero conclusa la guerra fra il principe del regno di Hannam contro il khan di Pechino, con il trionfo delle armi di quest’ultimo rispetto all’impero di Hannam 1430; così allo stesso modo ricevettero informazioni sulla piazza del Bengala e sulle province della gangaride presso le quali, furono abbandonate dall’espansione dell’impero cinese della dinastia Ming, regnante sui troni dell’Estremo Oriente. Così pure dei rapporti di scambio fra i regni del bacino orientale del Mar Rosso verso l’India e viceversa. Che cosa ha rappresentato Rombulo per la storia dell’Occidente alle generazioni moderne? Un’occasione perduta in quanto, persino oggi, si continua a nascondere le sue imprese perchè invadenti, perchè spudoratamente avvincenti e memorabili

Incisione: H. Van Clev, veduta parziale della città di Napoli – 1585

Alessandro Fumia 

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