PRIMA DI PIAZZA NAVONA
La famosissima Piazza Navona, che nasconde molteplici bellezze e punti segreti di Roma, un tempo aveva un’altra utilità. Nell’antica Roma, lì dove oggi sorgono le Fontane dei Fiumi e di Nettuno oltre a Palazzo Pamphilj, c’era lo Stadio di Domiziano. un’ arena per gli eventi voluti dall’imperatore romano, dove lui e i nobili erano soliti assistere alle leggendarie gare tra bighe romane.
Questa storica piazza di Roma nasconde molteplici segreti, come la leggenda del lago o la famosa finestra di Palazzo Pamphilj. Quello che non possiamo vedere, però, sono i resti dello Stadio di Domiziano. I ruderi dell’arena imperiale, infatti, si trovano a quasi 5 metri di profondità sotto il manto stradale che compone questa zona.
Se ci hanno affascinato numerosi particolari “poco conosciuti” di Piazza Navona, la particolarità dello Stadio di Domiziano vede addirittura un unicum in tutta la storia romana e mondiale. L’arena voluta dall’Imperatore, infatti, è l’unica costruita in muratura per lo svolgimento di eventi. Ma nessun’altra, da quel momento in poi, vide una simile costruzione da parte degli architetti
A confermare l’unicità di una struttura come lo Stadio di Domiziano, inoltre, sono anche i dati scientifici raccolti dalle varie università che studiano la Roma Antica. Sul suolo del Centro Storico e nel resto del territorio capitolino, infatti, non sono state rilevate strutture analoghe fatte con la muratura. Possiamo pensare, a questo punto, come sia stato un unico utilizzo di questa particolare tecnologia edilizia per l’epoca.
È possibile vedere lo Stadio di Domiziano o quello che ne rimane? Assolutamente sì. Infatti, lo spazio rientra nell’area di riferimento al Parco Archeologico di Piazza Navona. Come spesso accade nelle aree abitate con ruderi romani, possiamo vedere una “città sotterranea” sotto il manto stradale del Centro Storico e soprattutto dell’area del Rione VI del Parione, ovvero cuore del I Municipio capitolino.
Come Viterbo e Napoli, anche Roma possiede una sua Città
Lo Stadio di Domiziano, al pari degli altri ruderi romani, hanno la capacità di farci tornare nella Roma di 2000 anni fa. Quello che è stato riportato alla luce dagli archeologi, tra antiche strutture o segni di civiltà romana, proiettando qualunque persone nelle abitudini del cittadino antico romano. Una visita capace di dare molto culturalmente, come spiegano anche le guide chiamate a far visitare questi spazi dove trasuda storia e leggenda.
Non solo la società che viveva Roma oltre due millenni fa, ma anche la concezione dello sport per uno dei popoli su cui si fonda la cultura occidentale. Perché a riprova dello Stadio di Domiziano, il popolo romano aveva una fortissima propensione per l’attività sportiva (anche se le discipline erano molto diverse da quelle attuali).
Si ricorda che l’imperatore Domiziano era il secondo figlio di Flavio Vespasiano, colui che dopo guerre civili al seguito della morte di Nerone, fu proclamato sovrano dai legionari e che progetto’ la costruzione del Colosseo costruito ove era sito il lago della Domus Aurea di Nerone,
anfiteatro che continuo’Tito ( delizia del genere umano che distrusse il tempio di Gerusalemme e sotto il cui regno di verificò l’eruzione del Vesuvio) e poi ultimato da Domiziano che morì dopo una rivolta dei centurioni romani .
Tratto da un articolo di Andrea Rapisarda ed integrato da Sandro Boccia