Qual è l’origine della parola “ricchione”?
La parola “ricchione” fa parte di quel grande insieme di sostantivi dispregiativi nei confronti degli omosessuali, utilizzata soprattutto nel Meridione. In italiano, purtroppo, sono tante le varianti: finocchio, frocio, recchia. Che il termine ricchione sia di origine meridionale, è fuori da ogni dubbio. Ma da dove deriva questa parola? Come mai si pensa che la parola ricchione abbia radici napoletane?
Per spiegare l’etimologia del termine ricchione bisogna risalire all’epoca Vicereale (1516-1734): infatti è noto che molte parole napoletane derivino da piccole modifiche di vocaboli stranieri, sfottò o modi di dire, susseguitesi nel tempo e arrivati fino ai giorni nostri. Il fatto che Napoli abbia vissuto diversi periodi di dominazioni straniere, ha fatto sì che il nostro dialetto si impadronisse di termini derivanti dallo spagnolo o dal francese, ad esempio.
I secoli vicereali si distinsero per il mito dei Conquistadores: a Napoli attraccavano tantissime navi spagnole di ritorno dal Sud America. I marinai che erano a bordo, avevano avuto a che fare con le tribù Inca, famosi per i loro buffi usi e costumi, tra cui i grossi orecchini appesi ai lobi. L’uso degli orecchini a Napoli ancora non era in voga, ma era tipico delle donne; inoltre esisteva la credenza per cui i mari nai che avessero affrontato dei lunghi viaggi in mare alla conquista del Nuovo Mondo, avrebbero dovuto soddisfare in qualche modo i propri bisogni sessuali. E si sa, a bordo delle caravelle non c’erano donne.
Un’ altra possibilità è che la parola ricchione derivi da Orejòn, che tradotto in italiano significa “grande orecchio”; le tribù Inca avevano le orecchie dilatate per via dei grossi piercing che adattavano ai loro lobi.
Era usanza tra i conquistadores spagnoli raccontare storie e leggende tipiche della cultura Inca, come quella che i nobili delle tribù sudamericane erano soliti essere evirati da piccoli per evitare ogni tipologia di tentazione, al fine di esercitare il potere senza alcuna pressione. Questi uomini potenti portavano dei grossi orecchini che dilatavano i lobi in maniera notevole ed una delle loro pratiche magiche era quella di cospargere della polvere dorata sopra le orecchie; alla fine del rituale, per togliersi questa polvere dalle orecchie, si battevano le dita sulle sui padiglioni ed i lobi per cacciare la polvere color oro. Forse potrebbe derivare da questa usanza, raccontata dai marinai spagnoli, l’atto ignorante di muoversi l’orecchio, per riferirsi ad un omosessuale.
Un’ulteriore spiegazione risiedeva nel fatto che la parotite epidemica, chiamata comunemente “orecchioni“, poteva essere causa di sterilità negli uomini. La medicina di quel periodo non permetteva una sicura guarigione.
Non mancano però altre versioni che vogliono che il termine ricchione abbia radici veneziana: la teoria che potrebbe derivare dalla parola “recion”, usata per indicare lo schiavo che era tenuto a concedersi ai prigionieri all’interno delle celle e il cui arrivo era annunciato da un campanello che portava, guarda un po’, all’orecchio, non è da sottovalutare.
fonte https://www.storienapoli.it/2018/08/04/qual-e-lorigine-della-parola-ricchione/