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Torre e villaggio di CENTORA

Posted by on Dic 27, 2023

Torre e villaggio di CENTORA

Centora è situata al confine tra giugliano e Trentola, antico villaggio abitato sin dall epoca romana,deriverebbe il suo nome da centuria, da un accampamento di cento soldati romani,o da centuriazione, dalla lottizzazione dei terreni effettuata dai romani e dati ai colon,la terra molto fertile, fu famosa per il suo vino asprinio, detto vin greco, lodati da Bernardino Rota nei suoi versi.(ancora oggi vi si voltiva l antiva vite maritata e si produce un ottimo vino asprinio).

I primi documenti che attestano il villaggio risalgono all’anno 819, dal diploma dell’imperatore Ludovico Pio, dove si viene a conoscenza e conferma di alcuni beni dai Longobardi donati al monastero di San Vincenzo al Volturno, nell’anno 833 è menzionato nel Chronicon Volturnese, e anche del de Meo del 1116, con cui riccardo mosca un milite di aversa dona nel 1116 sette pezzi di terra in villa Centore, al monastero di S. Biagio, dove esistevano due chiese, S.Giovanni e San Nicola. Documenti scritti che attestano i vari passaggi e le varie donazioni le troviamo nell’anno 1097, con cui Riccardo II conte di Aversa , donava al monastero di san lorenzo, ancora ne l1140 nel Chronicon Volturnese e nel registro di Carlo d’Angiò del 1269 e 1310.Nel 1440 Alfonso d’aragona donava Centore unitamente alla Castellana d’aversa a un dragonetto bonifacio del seggio di portanova.Come notiamo Centora è stata protagonista nel corso dei secoli di vari passaggi e donazioni..dai longobardi agli angiomi agli aragonesi ai vari monasteri in primis a quello di san vincenzo al volturno.Vi passava l’Antigua che da Atella portava a Liternum e si diramava fino a Volturnum, da queste parti incrociava anche la Consolare.L’ultimo possessore fù il viceré don Perafran Ribera Enriquez duca d’Alcalà.

I resti dell’antico villaggio di Centora sono una chiesa e un’antica TORRE giunta fino a noi quasi integra, risalirebbe al 1500, faceva parte del sistema delle torri fortificate di avvistamento, voluto e potenziato dopo gli angiomi dagli aragonesi e infine dai viceré, per difendersi dal brigantaggio, infatti il duca perefran si concentrò alla difesa del regno dal fenomemo del brigantaggio costruendo e potenziando torri e manieri quando divenne viceré di napoli e sicilia, la torre fu potenziata e ricostruita nei primi del 1600, notano le feritoie su ogni lato di ciascuno dei tre piani, nei sotterranei i cunicoli la collegavano col palazzo ducale di parete così tramandano persone che sono scese nelle grotte,, è costruita in tufo, un unica scala interna dava ai piani superiori,è visibile ancora la piccola chiesa di san nicola,di origini antiche,anche essa in tufo, sul portale di ingresso un affresco raffigurante san nicola ben conservato, a circa 200 metri,un altro rudere masseria-monastero, ausilica, vi erano pochi monaci , a Centora doveva esserci anche la chiesa di san giovanni, purtroppo difficile individuarne le tracce così come per il villaggio di Centora che doveva essere grande ed importante,a causa delle mutate condizioni del territorio.

Giuseppe Miraglia

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